domenica 9 settembre 2012

ADESSO E' TUTTO CHIARO: IL COMUNE AUMENTA LE TASSE


Ecco perché  l’Amministrazione Lombi – Carones ha fatto affiggere   manifesti con scritto  No IMU - l’IMU non è del Comune…, ecco perché ex amministratori sono andati a tagliare l’erba delle olmata. Era tutta propaganda, quella solita, di una politica vecchia ed irresponsabile.

Dopo aver tagliato le vacanze ai bambini, parte del servizio del pulmino ed altri  tagli…..

Considerando  che la spesa per il personale  rispetto al 2011 non ha avuto aumenti significativi,  tenuto conto dell’aumento dell’addizionale  irpef 2012, per circa 52.000 euro;  considerando  che il prossimo avanzo di amministrazione del consuntivo 2011, ammonterà a circa 60.000 euro,  SEGNALANDO CHE L’AUTOVELOX  PUNISCE ANCHE QUELLI CHE VANNO A 56 KM ORARI e quelli che alle 6 di mattina vanno a lavorare.

CHE BISOGNA C’ERA AUMENTARE L’IMU DI 250.000 € RISPETTO ALLE TARIFFE BASI, CHE COPRIVANO QUASI TUTTI I TAGLI DEL GOVERNO MONTI E GIA’ PESANTI PER LE TASCHE DEI CITTADINI.

A DICEMBRE AVREMO  UNA BRUTTA SORPRESA!!!!


Imu  prima casa : i fondi vanno tutti al comune 
minimo 2 x mille  tariffe basi  4 per mille 
tariffe applicate dal comune di oriolo  4,8  x mille
Imu seconda casa ed immobili commerciali 
il 3,8 x mille va al governo Monti
aliquota minima 4,8 x mille tariffa base 7,6 
massima 10,6 il comune di oriolo applica il 9,6 x mille 

Aumento addizionale Irpef  dal 4 x mille modulare fino al 7 x mille  

ECCO IL RINNOVAMENTO   DELLA NUOVA AMMINISTRAZIONE
MOLTE PIU’ TASSE  E MENO SERVIZI
ALTERNATICA CIVICA PER ORIOLO

mercoledì 22 agosto 2012

Pesanti Aumenti IMU e Addizionale Irpef da parte della Giunta Lombi-Carones

Facciamoci i conti in tasca




Il 31 luglio scorso il Consiglio Comunale di Oriolo ha approvato il Bilancio di previsione per l’anno 2012 (previsione si fa per dire, visto che erano già trascorsi 7 mesi dell’anno in questione).

E’ un bilancio privo di qualsivoglia progettazione politica e sociale.

I nostri amministratori di lungo corso, non hanno saputo dare una risposta alle attuali esigenze delle famiglie oriolesi. La crisi c’è e si sente, arrivare a fine mese per molti è un lusso che non possono permettersi. M i nostri amministratori hanno risolto il tutto aumentando tutto ciò che poteva essere aumentato.

Si dicono dispiaciuti, ma non possono fare altro, il Governo ha tagliato i trasferimenti ai comuni.

Niente di più falso!! Il Governo ha si tagliato i finanziamenti ai comuni, ma nella stessa misura con cui avveniva negli anni precedenti. Il taglio consistente che il Governo ha effettuato alle casse dei comuni è stato coperto con le entrate dell’IMU.

Ma questo nessuno lo dice. I tagli veri e propri sono stati fatti ai nostri stipendi!

Ecco i trasferimenti statali, comprensivi di gettito ICI/IMU (fonte Ministero dell’Interno):

2010 2011 2012 + IMU ALIQ. BASE 2012 + IMU ALIQ. AUMENTATE

€ 1.016.000,00 € 976.500,00 € 943.950,00 € 1.197.950,00

Come si evince i tagli sono stati ampiamente coperti dai soldi che i cittadini hanno sborsato per l’IMU e, con gli aumenti decisi dal Comune, il trend è addirittura positivo, con un aumento delle entrate, rispetto al 2010, di € 221.450,00.

Noi abbiamo, per giorni e giorni, studiato, spulciato, analizzato il bilancio e vi abbiamo trovato un piccolo tesoro. Si un piccolo tesoro celato.

Alcune voci in uscita erano inserite sotto forma di “Utilizzo fondi”, senza spiegarne le finalità. Esempio: vendita appartamento di proprietà comunale prevista un’entrata di € 36.604,13 in uscita era riportata solo la voce “alienazione fabbricati utilizzo fondi”, la voce Rilascio concessioni edilizie previste entrate per € 30.000,00 ma in uscita la stessa somma viene riportata come “Utilizzo fondi rilascio concessioni edilizie”. Ma utilizzati come? Il Bilancio non dice nulla, solo che questi soldi sarebbero, prima o poi, utilizzati.

E di voci come queste ce ne erano tante, alla fine il tutto si aggira attorno ad una cifra ben superiore ai 100.000,00 euro.

Ci siamo detti: perché non proporre la rimodulazione del Bilancio di Previsione? Ci siamo messi al lavoro. Sposta questi soldi di qua, portali di là, così si liberano importi che possono essere utilizzati per altri interventi.

Alla fine siamo riusciti a far quadrare i conti e proporre degli emendamenti, tali emendamenti hanno ottenuto il parere favorevole del revisore dei conti, quindi tutti formalmente corretti.

Ma ovviamente sono stati tutti bocciati! Ça va sans dire!

Abbiamo scoperto anche che una voce in entrata era stata omessa (pensate un po’, relativa alla zona PEEP) di circa 50.000,00. Il nostro caro vicesindaco ci ha risposto che non è stata inserita perché, non si sa mai, dovesse venire un terremoto!! (qui una grattatine è d’obbligo) ci sono i soldi per far fronte all’emergenza!

Ma non è così che si fanno i Bilanci. I soldi vanno dichiarati TUTTI, caso mai si mettono in un fondo di riserva vincolato ad eventuali catastrofi.

Sarebbe come dire che, siccome potrebbe esserci uno tsunami ad Oriolo, i cittadini non pagano l’IMU perché le loro case potrebbero essere distrutte!! Ma siamo seri!!

Poi c’è il mutuo di 200.000,00 euro contratto per il completamento della zona PEEP (e si questa zona PEEP ci sta dissanguando) che non è più utilizzabile per quella finalità, in quanto la Regione Lazio ha erogato il finanziamento di € 185.000,00.

Quindi altri 200.000,00 euro nelle casse comunali da destinarsi a …. non si sa cosa.

Ma dobbiamo decidere in fretta e far fruttare questo mutuo, che ci costa di soli interessi 13.000,00 euro all’anno.

Proposte per riduzione aliquote IMU



I nostri amministratori hanno pensato bene di ritoccare le aliquote IMU previste dal Governo.

Per la prima casa si passa dal 4 al 4,8 xmille. Per gli altri fabbricati si passa dal 7,6 al 9,6 xmille.

Con una maggiore entrata prevista di euro 250.000,00, che diviso per gli abitanti di Oriolo fa un importo pro-capite (neonati compresi) di € 66,00.

Noi di Alternativa Civica abbiamo fatto una proposta.

Visto che in Bilancio ci sono voci in entrata di cui non si specifica come poi vengano utilizzati i fondi chiediamo che parte di questi vengano utilizzati per coprire la minore entrata IMU dovuta al mantenimento dell’IMU al 7,6 xmille (anziché come deciso al 9,6 xmille) per tutte quelle abitazioni concesse in uso gratuito a familiari e a quelle attività artigianali e commerciali per evitare che si aggravi una situazione già di per se grave, un piccolo segnale da dare ai cittadini.

Non siamo andati in Consiglio a fare demagogia, a chiedere la luna, a proclamare “No IMU”.

Abbiamo fatto i conti, i soldi c’erano, chiediamo un minimo non ci diranno di no. Un segnale di sensibilità lo dovranno pur dare ai loro cittadini, che in gran parte li hanno votati!

Macché, non si sono mossi a compassione. Ne hanno parlato, ne hanno discusso fra di loro (non sappiamo a questo punto se Gasperini fosse presente) e hanno deciso di aumentare l’IMU, con molto dispiacere ma…….

Con lo specchietto che segue, raffrontiamo le entrate ICI con IMU e le varie aliquote:

CONFRONTO ICI/IMU E AUMENTI COMUNALI

Tipologia immobile ICI IMU

governo Monti IMU

Lombi Differenza

ICI/IMU Diff. IMU Monti/Lombi

Abitazione principale rendita cat. € 600,00 (1figlio a car.) ESENTE € 153,20 € 233,84 +233,84 € +80,64 €

Abitazione in uso gratuito ad un figlio rendita cat. € 600,00 ESENTE € 766,08 € 967,68 +967,68 € +210,60 €

Cat. Cat. C/1 negozi e botteghe rend. cat. € 800,00 € 546,00 € 1.021,44 € 1.290,24 +744,24 € +268,80



Alla fine entreranno nelle casse comunali circa 850.000 euro di IMU.

Beh, direte voi, aumenteranno i servizi. Avranno previsto in bilancio uno stanziamento di fondi a tutela di quei settori più disagiati.

Niente di tutto ciò!! Nel Bilancio di previsione del nostro Comune sono previste solo le asfaltature di chilometri di strade (le promesse pre-elettorali vanno pagate), per carità non è che queste non debbano essere messe in calendario, quei cittadini che abitano in zone di campagna hanno pagato quanto dovuto tra costi di costruzione e Bucalossi, ed anche l’IMU dovranno versarla, ma limitarsi a questo ci sembra un po’ poco.

Ci avevano promesso di affrontare il discorso dei Voucher (i buoni lavoro dell’INPS che sono usati da moltissime amministrazioni comunali), secondo voi lo hanno fatto? NOOOOO!!!

Tra le uscite in Bilancio abbiamo scovato la spesa di € 40.500,00 per Manutenzione verde pubblico e manutenzione ordinaria di parchi e giardini. Ma vi ricordate come era ridotto il verde pubblico della scuola media (da noi denunciato con foto) ed il parco del convento? Ci si è dovuti rivolgere al volontariato!! Ma con 40.500,00 euro ci si compravano 4.050 voucher da distribuire a giovani studenti (che magari raggranellavano qualche soldino e non pesavano ai loro genitori), ad anziani con pensione al minimo (arrotondando così le entrate familiari), ai disoccupati (che forse riuscivano a sbarcare il lunario), insomma a tutti quei soggetti che magari sono costretti a salire le scale del comune per chiedere un aiuto economico.

Secondo noi pagare una persona in cambio di un lavoro (seppur piccolo, seppur non determinante) è molto più dignitoso che concedergli una miseria una tantum.

Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!!

Abbiamo anche trovato i fondi, nelle pieghe di questo Bilancio così arido di idee e di progetti, per mettere in cantiere la nostra proposta di Traffic Calming, cioè almeno 4 passaggi pedonali (così come nel progetto presentato qualche settimana fa in Comune) nei punti più critici di via Claudia. Passaggi pedonali evidenziati e che diano al guidatore la sensazione di restringimento della carreggiata per indurlo a ridurre la velocità (sperimentato in nord Europa con notevole successo). Ci hanno risposto che non sono interessati, ma che stanno studiando per poter installare un autovelox fisso (ecco dove sprecano le loro energie!).

Mettere l’autovelox (quello di cui è dotata la Polizia Municipale attualmente ci costa 1.100,00 euro al mese) sul rettilineo da Vejano ad Oriolo alle 6 di mattina, serve probabilmente solo per beccare quel lavoratore che viene a prendere il treno ad Oriolo.

Una soluzione un po’ meschina per risolvere il problema della velocità!

Noi riteniamo che ci servano delle opere strutturali per risolvere questo problema, chi corre va bloccato prima che faccia danni. Le possibilità ci sono!

Tutto sta nel cercarle.



Il consigliere Rallo e la difesa dei privilegi

Nella seduta del Consiglio Comunale in cui si approvava il Bilancio, abbiamo proposto la rinuncia a tutte le indennità percepite dalle cariche istituzionali: Sindaco, Assessori e Consiglieri.

Avevamo già pubblicato quanto percepito negli anni da Italo Carones (110.000,00 euro), dal Sindaco Graziella Lombi con nemmeno un anno di carica (12.500,00 euro).

In quella fase il vicesindaco Carones si è prodotto in una filippica sul fatto che se lui ha percepito quegli emolumenti è perché ha dato tanto ai cittadini di Oriolo. Ha scelto di fare le notti, per poter essere presente in comune durante il giorno (ci permettiamo di osservare che forse il lavoro notturno non era poi così pesante, e comunque rinfrancati il lavoro notturno anticipa il pensionamento, di questi tempi non è una cosa da poco), ha rinunciato alla carriera per fare politica! (sic)

Ci permettiamo di fare un appunto al Sindaco Lombi, ricordandole che i comizi si fanno in piazza e che il Consiglio Comunale non è preposto a dare voce politica a membri esterni allo stesso, un grave abuso che si perpetra da mesi e che le avalla nello spregio delle più elementari regole democratiche.

Ah se lo avesse fatto il governo di Berlusconi in Parlamento, già sentiamo le voci di sdegno di questi piddini, tutori della democrazia. Ma si sa, ormai siamo abituati a considerare i fatti in base a chi li compie, ed i principi si vadano a far benedire!!

Ma la cosa che ci ha più stupiti è il giovane consigliere Rallo! Anche lui ha difeso le indennità dicendo che, in caso non fosse previsto uno “stipendio” per le cariche istituzionali, i giovani disoccupati si vedrebbero preclusa ogni possibilità di essere eletti Sindaco.

Ci permettiamo di ricordare a questa giovane promessa della locale sezione del PD di Oriolo, che da quando ci sono le indennità di funzione nessun giovane disoccupato è stato candidato a Sindaco!

Anzi tutti i sindaci che si sono susseguiti hanno ed avevano uno stipendio (e non dei più miseri) garantito, i giovani disoccupati (che in teoria avrebbero più tempo per dedicarsi alla cosa pubblica) al massimo hanno ricoperto l’incarico di consigliere comunale.

Caro Rallo, sappiamo che sei impegnato nell’associazione “Apertamente”, molto attiva sul territorio. Ti è mai venuto in mente di chiedere che ti venga “pagato” il tempo che ci dedichi? Qualcuno degli associati ha mai posto la questione?

No, perché il tempo che si dedica agli altri per passione civile o per politica ci arricchisce come persone, se lo si monetizza diventa altro.

Ed in Italia sta diventando altro!! Non c’è il ricambio generazionale.

Non c’è nel nostro Parlamento, non c’è nei Comuni. Quando si arriva a sedersi su una poltrona ci si resta per decenni, pensando (con arroganza e superbia) che non c’è niente di meglio.

E’ qui che inizia la fine, anche se l’inizio è stata una bella scommessa!



Alternativa Civica per Oriolo



martedì 21 agosto 2012

GALLINE IN FUGA...................




Avendo letto l’articolo sulle “ presunte vere motivazioni “ che avrebbero spinto il gruppo dirigente del PD locale ad allontanare Alfredo Bevilacqua dalla lista “ Insieme per Oriolo “ nel gennaio 2011, pur prendendo atto delle smentite , precisazioni , chiarimenti sia del Pd che dello stesso Alfredo, rilevo, sottolineo, che le smentite pur puntuali non chiariscono bene ai lettori, ai cittadini elettori, l’oggetto e soprattutto il contesto temporale e storico delle contestazioni a carico di Alfredo. Infatti nell’articolo accusatorio si legge “ da quello che trapela ,l’ex amministratore è stato oggetto di due notifiche di ordinanze di demolizione per opere abusive edilizie accertate tra il 2008 e 2009 . Opere edilizie abusive ?????????

Alfredo ha specificato che trattasi di baracche in lamiera , pollai (da voci ben informate si apprende che dopo i ripetuti bliz dell’Asl competente, le galline, dopo un comprensibile stress e confortate da solidarietà delle galline della zona borgo –ponte , abbiano ripreso la consueta piccola produzione di uova strettamente domestica e che il reato di ricettazioni di uova alla famiglia Bevilacqua non sia stato per ora formalizzato ). Con quest' articolo a me preme qui contestualizzare il periodo storico degli abusi gallinareschi che dovrebbero pesantemente condizionare l’attività politica di Alfredo, pur essendo affascinato dalle tesi dello scienziato Einstein sulla relatività spazio-temporale e dimensionale , questi abusi vanno ascritti al tardo sessanta inizio settanta e visto l’età del nostro ex assessore (1961) in quegli anni il protagonista non era intento ad realizzare abusi di sorta, a meno che non si voglia imputare la realizzazione di qualche capanna o fortino nella zona Ponte- Fontana Vecchia-Faggeta . Quelli erano piuttosto gli anni di Rin tin tin e soprattutto gli anni dei ragazzi di padre Tobia, serie televisiva per ragazzi ideata dagli autori del famoso tenente Sheridan , una serie Tv molto in voga tra i ragazzi di quegli anni (1968-1973 ) ma chi era padre Tobia ? Padre Tobia era un giovane prete anticonvenzionale , brillante

E un po’ disordinato con un debole per i fumetti , la sua vita la dedica ai ragazzi della sua parrocchia , li coinvolge in molte attività con l’aiuto loro e del sacrestano Giacinto (un po’ tonto ) Padre Tobia si ritrova nei panni del detective a risolvere veri e propri gialli . Ecco, Alfredo era preso da questi personaggi da quel mondo parrocchiale di buoni sentimenti , di attività che lui cercò e trovo nella figura reale di Don Vittorio . Alfredo entrò in politica nel 2001 sulla scia del suo amico Saverio . Ha avuto incarichi importanti prima nei lavori Pubblici con significativi interventi tipo la riqualificazione del viale della stazione , la riqualificazione dell’illuminazione pubblica del Poggio e del Borgo e la riqualificazione di Piazza Claudia, poi nel 2006 con l’incarico all’Ambiente con lo studio e la realizzazione della raccolta differenziata . Realizzazione che è stata paradossalmente l’inizio di una stagione di fango e veleni , infatti quando gonfiando ad arte rimborsi per permessi lavorativi di circa mediamente due gg al mese è iniziata una campagna di delegittimazione che doveva portare anche ad una sfiducia in consiglio Comunale (non riuscita per il senso di responsabilità istituzionale della minoranza del tempo Imperatori-Farnetti-Remoli-Verghini ) una campagna portata avanti oltre che da chiacchere da bar , in modo anonimo e stupefacente sul forum ufficiale del Comune, dove per mesi anonimi fustigatori si dilettavano con cifre e contro cifre , tanto che partiva una querela contro ignoti con relativa causa che ha visto l’autore condannato in primo grado per diffamazione. Ma una domanda mi viene spontanea : non si poteva in via ufficiale pubblicare una smentita con i dati reali dei permessi sul blog o con un manifesto ? forse si potevano evitare tante battaglie legali . Quindi mentre Alfredo si affannava in cause civilistiche con i vicini , cause contro ignoti, accusatori via internet, si affannava anche a chiarire che gli abusi erano pollai e baracche , continuava a far fare ottima figura all’Amministrazione Carones con i riconoscimenti dei Comuni ricicloni ( 77 % di raccolta ) con risparmi significativi per casse del comune e per le tasche dei cittadini ( forse i permessi sono stati ben utilizzati ?) Si preparava il suo accantonamento in nome di un presunto rinnovamento in nome di una comoda armonia a senso unico sfociato realmente nel 2011. Abbiamo visto e vediamo poi chi si fa bello e si inventa esperto di riciclaggio nella zona con il lavoro di Alfredo. Penso che non si possa accettare un accantonamento perché’ uno non abbassa la testa per obbedir tacendo. L’esperienza di Alfredo sta emergendo in questa torrida estate anche a carico di una componente di maggioranza ( forse perché’ il lupo perde il pelo ma non il vizio ?) . Adesso Alfredo potrà mettere a disposizione di Alternativa Civica la sua esperienza politica e tecnica perché anche all’opposizione si può far bene al paese un'opposizione limpida, attenta , costruttiva ,efficace Oriolo ne ha bisogno la democrazia è questa, gli abusi edilizi sono altri i cittadini lo sanno bene .

Antonio Valentini

lunedì 13 agosto 2012

LE PRECISAZIONI DI ALFREDO BEVILACQUA

ORIOLO ROMANO, ALFREDO BEVILACQUA FA CHIAREZZA SULLA VICENDA "TESSERAMENTO PD E ABUSI EDILIZI"


Redazione

Dopo l'articolo del 1 agosto e dopo la replica del Pd di Oriolo Romano interviene l'ex amministratore comunale Alfredo Bevilacqua.

Ecco la nota:

"L'articolo pubblicato alcuni giorni fa, mette insieme opere abusive e vicende politiche legate alla persona di Alfredo Bevilacqua ex amministratore comunale, sono un mix di situazioni che secondo l'autore del sensazionale articolo, giustificherebbero la motivazione reale dell'esclusione dal Partito Democratico di Oriolo Romano dell'ex ViceSindaco. Non è cosi, con un racconto disperato e delirante l'autore non chiaramente ancora identificato, mette insieme ad arte, per diffamare e disonorare ancora una volta la figura dell'ex assessore di Oriolo. A questo punto si rende necessario fare una netta distinzione delle situazioni riportate dall'autore dell'articolo: - La vicenda politica riguarda esclusivamente una contrapposizione all'interno del PD Oriolese, per un mancato tesseramento di due ex amministratori comunali, tra cui Bevilacqua per aver sostenuto una lista civica alle ultime elezioni comunali; i due ex amministratori per quanto accaduto hanno fatto ricorso alla commissione di garanzia della federazione provinciale del Partito Democratico che dopo un anno ancora non si riunisce per decidere sulla questione del tesseramento; - L'altra vicenda invece, trattata nell'articolo, riguarda un annoso contenzioso di tipo civilistico tra la famiglia Bevilacqua e i vicini di casa, i quali tra l'altro di recente, hanno avuto il figlio condannato in primo grado con un processo penale, per diffamazione a mezzo internet, nei confronti dell'allora vice Sindaco Alfredo Bevilacqua Tornando ai fatti narrati nell'articolo,gli stessi vicini di casa alcuni anni orsono, durante una causa civile, dall'esito per loro infausto, facevano numerosi esposti a diverse autorità comunali e giudiziarie su alcuni manufatti costruiti dal padre di Alfredo Bevilacqua, in un terreno all'epoca (circa 25 anni fa) agricolo, si tratta di baracche di lamiera e pollai. Tali fatti dopo anni di continui esposti non hanno avuto per la famiglia Bevilacqua nessuna conseguenza penalmente rilevante. Per come sono rappresentate le vicende riportate nell'articolo pubblicato, non si vuole pensare che ci possano essere gli stessi obbiettivi nel colpire Bevilacqua tra il PD locale e l'autore dell'artefatta missiva, anche se l'equivoco potrebbe trarre in inganno, di questo però per avere ampia certezza si dovrebbe chiedere direttamente all'attuale segretario del PD di Oriolo Romano. Certo sempre equivocando, esiste una bella differenza quando si parla di baracche, pollai, vincoli paesaggistici ed edifici storici. Il gruppo “Alternativa Civica” chiamato in causa dall'autore del pezzo, conosce bene tutte queste vicende locali, per questo sino ad oggi, nel suo interno non è stata mai manifestata preoccupazione o disappunto all'interno del movimento civico, in minoranza in consiglio comunale, non è mai stato sino ad oggi travolto da alcun chè, anzi il gruppo civico è compatto e molto attivo facendo un'opposizione costruttiva e propositiva all'attuale maggioranza di governo locale. L'autore dell'articolo diffamante può stare tranquillo, non esiste nessun “caso, nè fatti gravissimi che esplodono clamorosamente”, che oggi coinvolgono penalmente e politicamente l'ex vicesindaco del Comune di Oriolo Romano Alfredo Bevilacqua."



pubblichiamo la rettifica del Pd Oriolese su New Tuscia

RETTIFICA DEL CIRCOLO PD DI ORIOLO ROMANO SU UN ARTICOLO PUBBLICATO SUL NOSTRO GIORNALE


04/08/2012 :
(NewTuscia) - ORIOLO ROMANO - In riferimento ad un articolo apparso su Newtuscia.it e su Osservatorelaziale.it a firma di Alberto De Marchis il 1 agosto 2012, dal titolo “Oriolo Romano accertate opere abusive nella proprietà dell’ex assessore all’Ambiente Alfredo Bevilacqua” il PD di Oriolo Romano denuncia la completa infondatezza e falsità della ricostruzione di fatti ed avvenimenti ai quali si vuole dare rilevanza politica.



L’articolo è totalmete privo di veridicità per ciò che concerne vicende interne al circolo di Oriolo, si presta in maniera palesemente strumentale, ad interessi riconducibili a personaggi locali che da anni utilizzano incarichi politici per fini personali.



Il PD di Oriolo, chiede la pubblicazione del comunicato stampa nella sua interezza per garantire la completezza dell’informazione e invita le testate coinvolte alla verifica delle notizie pubblicate



Ritenendo altresì grave e lesiva dei diritti e della dignità del partito e dei soggetti interessati la pubblicazione del citato articolo del 1 agosto 2012, ha dato mandato ad un legale di fiducia di verificare eventuali violazioni di legge.

Nei prossimi giorni invierà una dettagliata relazione all’Ordine dei Giornalisti di Viterbo, per quanto di competenza.



Il Segretario del Circolo PD di Oriolo Romano

Luca Polizzano





riceviamo e pubblichiamo un articolo di New Tuscia

SCONTRO APERTO ALL'INTERNO DEL PD ORIOLESE ACCERTATE OPERE ABUSIVE NELLA PROPRIETA' DELL'EX ASS.RE ALL'AMBIENTE


31/07/2012
(NewTuscia) - ORIOLO ROMANO - Dopo l’attacco dell’ex amministratore Alfredo Bevilacqua, nei confronti dei vertici del PD oriolese e viterbese, escono le prime notizie sui motivi dell’esclusione dal partito democratico e dalla lista elettorale, uscita vincitrice alle ultime elezioni amministrative di Oriolo Romano, proprio dell’ex amministratore Bevilacqua. Pochi giorni fa l’attacco degli ex popolari al segretario Egidi, a stretto giro la risposta del segretario locale Luca Polizzano che riportava una serie di avvenimenti accaduti negli ultimi due anni snocciolando in modo impeccabile lo statuto del partito democratico.

In conclusione, le vere motivazioni dei tanti dissapori tra gli ex popolari e gli ex DS non venivano riportate da nessuna delle parti. Proprio oggi esce la motivazione reale dell’esclusione, all’interno delle proprietà del sig. Bevilacqua, le autorità, hanno appurato abusi edilizi.

Con il senno di poi, è chiaro che il circolo locale del PD aveva intenzione di mettersi alle spalle questa brutta storia, per non danneggiare la propria lista alle ultime amministrative e l’attuale Amministrazione comunale.

Da quello che trapela, l’ex amministratore è stato oggetto di due notifiche di Ordinanze di demolizione per opere edilizie abusive, accertate, al momento del proprio mandato di Ass.re all’ambiente. Tra il 2008 ed il 2009, infatti, alcuni sopralluoghi hanno constatato costruzioni realizzate senza la prescritta autorizzazione edilizia.

Il caso, è rimasto sopito per ben tre anni, ed ora esplode clamorosamente, dopo l’attacco diretto fatto dallo stesso Bevilacqua contro il segretario provinciale Egidi, accusato di non essere un segretario di garanzia per il Partito Democratico. Come spesso succede in politica, le parti si sono velocemente invertite, ed ora l’ex Amministratore Alfredo Bevilacqua, sulla via del tramonto della sua carriera politica, deve spiegare come mai nelle sue proprietà sono stati accertati degli abusi edilizi e non sono state rispettate le normative sull’assetto urbanistico e paesaggistico, considerato il ruolo istituzionale di Ass.re all’ambiente che ricopriva.

I fatti gravissimi, travolgono lo stesso movimento civico costituito da Bevilacqua, il gruppo di “Alternativa civica per Oriolo” creato subito prima delle elezioni comunali. Le anime del movimento composto dall’ex segretaria di Rifondazione comunista, il PSI, ed un risicato gruppetto del PDL approdato a sinistra, dovranno fare i conti con questa brutta storia di abusi edilizi che travolge il loro primo sostenitore, Alfredo Bevilacqua.

Secondo alcuni, l’ex viceSindaco, che ha tirato troppo la corda, porterà a picco con sé il suo movimento civico, già dilaniato da beghe interne.

Ovviamente, la vicenda gravissima avrà costretto per chi di dovere ad aprire, doverosamente, un fascicolo giudiziario, visto che si tratta di illeciti penalmente sanzionabili.

In questo momento chi ci sta rimettendo più di altri è il PD di Oriolo Romano che vede montare nella popolazione un sentimento di insofferenza verso la politica e nei suoi confronti. I cittadini, infatti, si chiedono - E’ normale che un assessore all’ambiente aveva nelle sue proprietà abusi edilizi ? E’ mai possibile che in tutti questi anni il Sindaco non se ne è accorto ?

Certo è, che una tempestiva risposta da parte del PD, su fatti così gravi, potrebbe rappresentare un chiaro segnale politico per gli abitanti di Oriolo.



sabato 28 luglio 2012

EGIDI IL TEMPOREGGIATORE ...........


Pd allo sbando - Oriolo Romano - Scrivono Alfredo Bevilacqua e Antonio Valentini

Siamo stati epurati…


Riceviamo e pubblichiamo - Stiamo seguendo in questa torrida estate numerose prese di posizioni all’interno del Pd viterbese alle prese con distinguo e critiche verso il segretario ed i big delle varie componenti e l’uscita di 55 esponenti tesserati che si stanno organizzando in liste civiche.
Nel dimenticatoio è rimasta una questione, magari piccola e locale, perché Oriolo Romano non è Viterbo ma nemmeno l’ultimo dei comuni del Viterbese in cui aderenti al Partito democratico partecipano o collaborano con liste civiche.
La vicenda riguarda due ex amministratori di Oriolo Romano,Alfredo Bevilacqua e Antonio Valentini, ai quali ad ottobre 2011 è stata negata la tessera dal segretario e dal direttivo del circolo locale del Pd, senza nemmeno uno straccio di motivazione scritta; gli epurati per difendersi da una cacciata gratuita ed immotivata, hanno fatto ricorso alla commissione di garanzia della federazione provinciale del Pd, che è competente territorialmente e deve decidere sul caso, dopo circa un anno non c’è stata ancora nessuna convocazione dalla commissione detta appunto di garanzia. Tutto tace. Egidi si sentirà imbarazzato a dover scomodare l’ormai ritrovata unità del partito, solo per decidere sulle sorti di due individui, non troppo zelanti nel partito.
Tutto nacque nel dicembre 2010, mentre si preparavano le amministrative, quando, alla componente popolare del Pd fu negata la presenza in lista di un suo esponente di spicco che si era distinto ed aveva ben lavorato nella precedente amministrazione Carones.
Certo non è la prima volta che succede, spesso la tanto decantata politica risponde a logiche diverse, non contano la capacità e le idee delle persone, ma molto spesso conta l’adesione ai voleri del gruppo di potere locale, in seguito a questo quindi è stata giocoforza per gli emarginati appoggiare una lista civica, che oggi rappresenta parte della minoranza in consiglio comunale.
Nel Viterbese di questi situazioni ne sono successe molte in diverse realtà, trattandosi spesso di liste civiche succede anche nel Pd dove comunque gli esponenti giubilati o in dissenso si tesserano e rimangono nell’ambito del partito.
Ad Oriolo Romano sembra diverso forse perché il segretario Egidi, di stretta osservanza sposettiana, come di stretta osservanza sposettina sono i principali esponenti della giunta Lombi – Carones.
Egidi dovrebbe essere il segretario di garanzia per tutti, attento alle regole di un giusto e veloce processo ma non è così. Ad Oriolo si vuol fare credere che il Pd è unito sotto l’ala di Carones, senza nessuna componente esterna alla attuale giunta, ma in realtà purtroppo risulta essere un partito a metà, perché la componente popolare non è presente per violenta estromissione. Il Pd è nato per unire le forze democratiche in cui quella popolare era una componente determinate.
Ricordiamo agli smemorati che in passato ad un maturo componente popolare che appoggiava liste civiche contrapposte alle giunte del nostro sindaco Russo, non fu mai negata la tessera dei Popolari/Margherita, né di partecipare alla vita del partito, ma forse gli ex Ds sono un’altra cosa, con un altro stile ti vorrebbero cacciare salvando la faccia.
I vertici diessini del Pd sono stati sempre aperti alle associazioni ed alla società civile, apertura che ha sempre sottointeso una vecchia pratica di annessione e della successiva distruzione, come spesso oggi capita, delle forze cattolico democratiche, questa è la nuova proposta politica del partito, non l’unità democratica ma i democratici dell’Unità.
Alfredo Bevilacqua e Antonio Valentinigli esclusi dal Pd

lunedì 23 luglio 2012

riceviamo da tuscia web continuano le precisazioni dei fuoriusciti dal Pd Viterbese



 Politica - Maria Immordino, fuoriuscita dal Pd, ai dirigenti del suo ex partito

Ecco perché siete rimasti soli…





Maria Immordino







Riceviamo e pubblichiamo - Iscriversi e lavorare in un partito vuol dire scegliere da che parte stare.



Non si può vivere nell’indifferenza, coltivando il proprio orticello, ignorando idee, valori, principi sui quali si reggono le civiltà e le democrazie più avanzate. Chi ha potere, privilegi, cospicue risorse finanziarie, non è disposto a cederne neanche una piccola parte (storia docet), per favorire l’equilibrio sociale che nasce da un’equa distribuzione delle risorse economiche e dalla realizzazione di quei principi presenti, oggi, nella nostra Costituzione, unica protezione per noi, persone del popolo, che non siamo né ricche né potenti.



I partiti popolari sono nati per organizzare la parte indifesa (la più numerosa) della società, per il riconoscimento dei diritti fondamentali e per partecipare al governo.



E oggi? Mi sembra che i potenti gruppi economici (oltre al mercato, alla speculazione finanziaria etc,) abbiano ripreso il sopravvento, ricacciando indietro fasce popolari consistenti (c’è la crisi, è giusto che paghiamo noi che non abbiamo mai scialato…).



E i partiti? Si sono distrutti da sé, travolti dalla corruzione, da finanziamenti leciti-illeciti che non bastano mai, dall’autoreferenzialità, da brama di potere personale, dall’uso clientelare della politica, dall’adeguarsi a un sistema formato da un sottobosco che, per interesse di pochi, condiziona l’azione politica e la realizzazione del bene comune.



I partiti stanno trascinando, nella loro caduta, anche i principi democratici e la gente si allontana disgustata dalla politica. In questo modo si lascia agli avventurieri, ai mediocri (fatta qualche eccezione), ai freddi professionisti, il potere di decidere e condizionare la vita, la serenità e il futuro di tutti noi.



C’è ancora una fiammella di democrazia, non permettiamo che si spenga. Noi, persone del popolo, siamo molti di più: perciò possiamo far leva sul nostro numero per cambiare le cose. Dipende da noi.



E il Pd? La gente dice: sono tutti uguali. Noi, ex iscritti, abbiamo sopportato che si votassero la “riforma” delle pensioni, del lavoro, i tagli alla sanità, alla scuola pubblica (per la privata qualche euro c’è), che si sostenesse un governo non votato da noi (c’è la crisi, siamo sull’orlo del baratro, non abbiamo la maggioranza in Parlamento, noi siamo responsabili etc.)



Non si è approfittato della possibilità di togliere a Berlusconi l’arma della maggioranza che condiziona la riforma della giustizia, la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, piaghe della nostra nazione. Ora ci si allea con l’Udc (Cuffaro e altri) e non con gli elettori.



I dirigenti non riescono a cambiare mentalità e a pensare a qualcosa di nuovo, di diverso, di coraggioso. Come potrebbero? Sono cresciuti così, all’interno del sistema e vissuti nella loro torre d’avorio, a parlarsi tra di loro. Non ho mai sentito un dirigente che, in un incontro con noi della base, abbia detto: ”Oggi sono venuto per ascoltare”.



Riconquistare la stima e la fiducia dei cittadini (si è ancora in tempo?) richiede cambiamenti di dirigenti, di mentalità, di comportamenti, di linguaggio, costruzione di rapporti veri, coltivati giorno dopo giorno, con un lavoro serio, continuo, organizzato, con persone in grado di farlo e che sanno coinvolgere e parlare a gente che non vuole più ascoltare.



I dirigenti si mobilitano a ridosso delle elezioni. Arrivano trafelati, facendo il giro delle sette chiese, dicendo delle banalità e ripartendo subito perché non c’è tempo. Dibattito? Sarebbe bello… ma non si può, arrivederci e votateci.



Poi si meravigliano se, guardandosi indietro, non c’è più nessuno a seguirli e allora danno la colpa a una serie di motivi. Azzeccassero mai la causa giusta. Non ci riescono proprio. E niente cambia.



Si parla di “offerta” politica. Offerta? Stiamo forse vendendo tappeti o elettrodomestici? La politica ridotta a un prodotto da piazzare, che tristezza…



Io, che sono ingenua e non mi rassegno, penso che la politica sia l’arte del governare, svolta da persone di elevato spessore umano, culturale e politico, capaci di dire di no a tentazioni personalistiche e di corruttele e che abbiano a cuore, oltre al proprio, il benessere del popolo (in tutte le sue componenti) che sono chiamati a governare. Chiedo troppo?



Maria Immordino

Fuoruscita delusa dal Pd, ma non rassegnata e impegnata,

con tanti altri oltre a Franco Marinelli,

nel progetto portato avanti dalla lista civica Solidarietà cittadina



giovedì 19 luglio 2012

PAOLO BORSELLINO UNA STRAGE ANNUNCIATA.........




Il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove viveva sua madre.Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa 100 kg di esplosivo a bordo (semtex e/o tritolo) detonò al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, ferito mentre parcheggiava uno dei veicoli della scorta.

Il 24 luglio diecimila persone partecipano ai funerali privati di Borsellino (i familiari rifiutarono il rito di Stato, poiché la moglie Agnese Borsellino, accusava il governo di non aver saputo proteggere il marito, voleva una cerimonia privata senza la presenza dei politici), celebrati nella chiesa di Santa Maria Luisa di Marillac, disadorna e periferica, dove il giudice era solito sentir messa, quando poteva, nelle domeniche di festa. L'orazione funebre la pronuncia Antonino Caponnetto, il vecchio giudice che diresse l'ufficio di Falcone e Borsellino: «Caro Paolo, la lotta che hai sostenuto dovrà diventare e diventerà la lotta di ciascuno di noi». Pochi i politici: il presidente Scalfaro, Francesco Cossiga, Gianfranco Fini, Claudio Martelli. Il funerale è commosso e composto, interrotto solo da qualche battimani. Qualche giorno prima, i funerali dei 5 agenti di scorta si svolsero nella Cattedrale di Palermo, ma all'arrivo dei rappresentanti dello stato (compreso il neo Presidente della Repubblica Italiana, Oscar Luigi Scalfaro), una folla inferocita sfondò la barriera creata dai 4000 agenti chiamati per mantenere l'ordine, la gente mentre strattonava e spingeva, gridava "FUORI LA MAFIA DALLO STATO". Il Presidente della Repubblica venne tirato fuori a stento dalla calca, venne spintonato anche il capo della polizia.

Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista MicroMega, così come in un'intervista televisiva a Lamberto Sposini, Borsellino aveva parlato della sua condizione di "condannato a morte". Sapeva di essere nel mirino di Cosa Nostra e sapeva che difficilmente la mafia si lascia scappare le sue vittime designate.

Antonino Caponnetto, che subito dopo la strage aveva detto, sconfortato, "Non c'è più speranza...", intervistato anni dopo da Gianni Minà ricordò che "Paolo aveva chiesto alla questura – già venti giorni prima dell'attentato – di disporre la rimozione dei veicoli nella zona antistante l'abitazione della madre. Ma la domanda era rimasta inevasa. Ancora oggi aspetto di sapere chi fosse il funzionario responsabile della sicurezza di Paolo, se si sia proceduto disciplinarmente nei suoi confronti e con quali conseguenze

Una settimana dopo la strage, la giovanissima testimone di giustizia Rita Atria, che proprio per la fiducia che riponeva nel giudice Borsellino si era decisa a collaborare con gli inquirenti pur al prezzo di recidere i rapporti con la madre, si uccise.

Ancora in questi giorni stanno continuando le indagine dei giudici di Palermo che si occupano del caso Borsellino , le cronache parlano di polemiche scaturite da delle intercettazioni che hanno lambito anche il presidente della Repubblica ed l’ex ministro degli interni Mancino infatti le indagine si stanno concentrando sulla trattativa di pezzi dello stato e la mafia per bloccare il carcere duro applicato ai boss condannati nel maxi processo, da queste trattative segrete numerosi protagonisti di quegli anni e analisti politici e giornalisti fanno scaturire l’accelerazione della realizzazione della strage a carico del magistrato che avendo saputo della trattativa si era evidentemente opposto.

La redazione di Civicaoriolo

giovedì 12 luglio 2012

ALTERNATIVA ESPRIME SODDISFAZIONE. MA IL LAVORO CONTINUA................

Votata in modo unanime del consiglio Comunale di Oriolo, l’adesione al Referendum Regionale Promosso dai Forum dell’Acqua Pubblica




Il referendum è stato proposto per far valere un principio chiaro nella gestione dell’acqua, un bene comune fondamentale, non si devono fare profitti e di conseguenza il privato deve stare fuori dalla gestione. La risposta dei cittadini votanti (95,35 % a favore della cancellazione dell’obbligo di privatizzazione) non può lasciare alcun dubbio sull’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano.

La normativa europea dà ancora la possibilità di privatizzare il servizio idrico integrato e inoltre entro il 31 dicembre 2012 tutte le regioni dovranno legiferare in materia di servizio idrico, in particolare relativamente alla riorganizzazione degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali).

Per spingere la Regione Lazio verso una gestione del servizio idrico pubblica e partecipata, nel rispetto della volontà popolare, un’ampia coalizione di cittadini, associazioni, forze sindacali e politiche, già impegnate nei referendum nazionali del 2011, ha depositato una proposta di legge regionale da sottoporre a referendum propositivo.

La proposta di legge dovrà essere firmata da almeno 50.000 elettori del Lazio e, se entro un anno dalla sua consegna non sarà discussa, il Presidente della Regione Lazio sarà tenuto ad indire il voto referendario, in cui le cittadine ed i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su questa proposta di legge.

Allo scopo, esprimiamo soddisfazione soprattutto perché il nostro emendamento di modifica dello statuto comunale, sull’inserimento della non rilevanza economica del servizio idrico, pur bocciato in Consiglio Comunale dalla maggioranza, viene riproposto dalla Giunta Comunale dando quindi ragione alla nostra impostazione, che con coerenza e determinazione stiamo portando avanti da circa un anno.

Le procedure per il referendum a cui Alternativa Civica darà il suo contributo nelle sedi preposte e tra i cittadini sarà comunque un percorso lungo.

Dopo l’assemblea con ACEA, nella quale sono arrivate diverse segnalazioni di inefficienze nella gestione del servizio idrico e fognario di Oriolo, come le stazioni di pompaggio di Serrale e Olmate e dopo gli aumenti delle bollette, non è che tutto vada bene, le questioni riguardanti il servizio lamentate dai cittadini non sono state risolte.

Quindi per noi di Alternativa Civica, continua il lavoro di monitoraggio e denuncia su tali questioni, che spesso nonostante i buoni propositi e principi sfuggono distrattamente agli amministratori del nostro paese, il nostro ruolo è quello di farlo notare con proposte costruttive.



Il gruppo di Alternativa Civica per Oriolo

lunedì 9 luglio 2012

Continua nel prossimo week end la sagra dell'acquacotta presso la zona sportiva di Oriolo Romano






L'acqua cotta è un piatto tipico della cucina della bassa maremma, quindi sia della Maremma grossetana che della Tuscia viterbese. Deriva dal pranzo tipico dei butteri quando si trovavano in aperta campagna a seguito delle mandrie.

E’ una zuppa povera, che varia di zona in zona a seconda della reperibilità degli ingredienti e dalla stagione, da qui il nome di acqua cotta. Numerose sono le ricette e personalizzazioni a carattere locale ,dai broccoletti alla cicoria selvatica ,alla borraggine al tarasacco (pisciacane) od il crescione, nelle versioni più sostanziose, in particolare nel Viterbese ,viene aggiunto l’uovo (uovo sperso) o la cotenna del maiale , le patate la mentuccia come aroma e nelle versioni di “lusso” il baccalà.

Essendo principalmente un zuppa di verdure gli ingredienti venivano raccolti direttamente in campagna, oltre al pane di grano duro raffermo, l'olio d'oliva ed il sale che i butteri portavano sempre al seguito nella catana, tipico tascapane di cuoio.







1° SAGRA DELL’ACQUACOTTA A KM. zero

E tante altre cose………



A cura polisportiva Oriolo ASD









Dalle ore 19,00



13-14-15 luglio

Si ringrazia :

Azienda Agricola Brunetti Anna Maria Capranica

Conad oriolo

Macelleria Remoli Oriolo

Panificio ? Oriolo

ACOR

Pro loco Oriolo



sabato 7 luglio 2012

COSTI DELLA POLITICA : MOZIONE PRESENTATA GIOVEDI' 5 LUGLIO AL COMUNE DI ORIOLO DAL GRUPPO ALTERNATIVA CIVICA


Ultimamente sentiamo sempre più spesso parlare di volontariato dai nostri amministratori comunali e, ancora più spesso, di tagli ai servizi (scuolabus, soggiorni estivi per minori e anziani….) e di aumento delle imposte (addizionale IRPEF, IMU…) a fronte di queste decisioni alquanto impopolari si porta a giustificazione l’attuale crisi che sta vivendo il nostro Paese.
Per cui ognuno di noi è, purtroppo, chiamato a contribuire per risanare un disastro per il quale sente di non avere colpe dirette.
Tuttavia mai i nostri amministratori si sono posti il problema di iniziare col tagliare i costi della politica.

Come è nostro solito facciamo due conti:

L’attuale vice Sindaco, Italo Carones, per aver ricoperto la carica di Sindaco in due legislature e, nell’ultimo anno, quella di assessore ha percepito ca.  110.000,00 euro di indennità;
il nostro Sindaco, Graziella Lombi, in nemmeno un anno di mandato ha percepito 12.500,00 euro;
l’infaticabile assessore Galliano De Angelis, che ricopre tale carica dal giugno 2006, è stato retribuito con 10.300,00 euro di indennità.
Senza contare quanto ci sono costati i rimborsi delle assenze dal posto di lavoro. E si, perché la legge prevede che ogni giornata di permesso, per attività dovute a cariche elettive, venga rimborsata dal Comune al datore di lavoro.
Per carità, non vogliamo dire che questi soldi non siano sudati o meritati, però vogliamo sottolineare che a nessuno degli eletti è stato prescritto dal medico di occuparsi di pubblica amministrazione, tanto più che, tra i percettori di tali indennità, non risultano esserci disoccupati, bensì lavoratori dipendenti e pensionati. Nessuno degli eletti ha rinunciato al proprio lavoro per dedicarsi all’amministrazione comunale, pertanto ogni fine mese percepiscono stipendio e indennità.
Forse rinunciare ai privilegi farebbe si che per tagliare un po’ di erba non si debba ricorrere al volontariato, ma si potrebbe pagare un disoccupato/a, un cassintegrato/a o un pensionato/a al minimo, dandogli la possibilità di arrotondare una misera pensione.
Per questo oggi abbiamo presentato la presente proposta:
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE REDATTA AI SENSI DELL’ART. 53 DELLA L. 142/90
PROPONENTI: Gruppo Consiliare ALTERNATIVA CIVICA PER ORIOLO  (Daniela Garganti, Daniele Farnetti).

Oggetto:
Rinuncia gettoni di presenza dei consiglieri comunali, indennità di funzione del Sindaco, Vicesindaco e Assessori e rimborsi ai datori di lavoro.

PREMESSO:
Dato atto che l’indennità di funzione e i gettoni di presenza sono previsti dalla normativa vigente e che per la loro rinuncia si rende necessaria una deliberazione da parte dell’organo interessato;
Ritenuto che la funzione di consigliere comunale, sindaco, vicesindaco e assessore, debba essere svolta al servizio della cittadinanza per il raggiungimento del bene comune senza il corrispettivo di uno stipendio la cui previsione legislativa e regolamentare ha snaturato il ruolo dell’amministratore pubblico;
Ritenuto anche che ai consiglieri e agli amministratori comunali debbano essere rimborsate solo le spese vive sostenute per adempiere le loro funzioni e garantire pari opportunità nello svolgimento delle cariche pubbliche;
Ritenuto altresì di farsi carico delle difficoltà finanziarie in cui versa il nostro comune e di volere concorrere alla riduzione della spesa pubblica cui tutti gli italiani sono stati chiamati con le recenti manovre economiche approvate dal Parlamento;
Considerato che dalla rinuncia dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, della indennità di funzione di Sindaco, Vicesindaco e assessore, nonché dei rimborsi ai datori di lavoro, si verrebbe a risparmiare una considerevole somma da impiegare in progetti assistenziali, culturali, in opere pubbliche o, in alternativa, rendere meno pesante l’impatto che l’IMU ha sui cittadini di Oriolo Romano.
SI PROPONE
1. A far data dall’entrata in vigore del presente atto deliberativo i consiglieri comunali ed il Sindaco, il vicesindaco e gli assessori rinunciano rispettivamente ai gettoni di presenza per la partecipazione sia alle sedute del consiglio che alle commissioni consiliari nonché alle indennità di funzione;
2.Di convocare le sedute del consiglio comunale, delle commissioni e della giunta dopo le ore 20,00 in modo da permettere ai lavoratori dipendenti di potere svolgere regolarmente le loro attività lavorative senza dovere rimborsare i datori di lavoro a causa delle assenze fatte per partecipare alle sedute del consiglio e delle commissioni;
3.Di rimborsare ai consiglieri solo le spese vive sostenute per lo svolgimento delle loro funzioni istituzionali.

RICEVIAMO DA TUSCIAWEB E PUBBLICHIAMO UN ARTICOLO SU UNA FUORIUSCITA DAL PD VITERBESE


Politica - 55 iscritti criticano pesantemente i vertici del Pd, escono dal partito e annunciano la formazione di una lista civica
di Paola Pierdomenico






- ”Usciamo dal partito e faremo una lista civica”

55 iscritti del Pd escono dal partito stanchi e amareggiati da una dirigenza locale che non funziona, non ascolta e che spesso manca di rispetto. Una situazione insostenibile.

Gli ormai ex iscritti non ci stanno e si tirano fuori, nel corso di una conferenza nella sede del Pd in via Cardarelli. Non solo non rinnovano la tessera, ma addirittura si organizzano con una lista civica. Ancora non c’è un nome, ma di sicuro, come tengono a precisare, non ci saranno capi, segretari o presidenti.

Nel mirino dei “dissidenti” ci sono i vertici della dirigenza locale colpevoli di non considerare la base. “I responsabili del partito non ci ascoltano – dicono Franco Marinelli e Maria Immordino -. Ci mancano di rispetto. Non diciamo che le nostre idee debbano essere per forza realizzate, ma almeno ascoltate. Si fa scarsa attività e le riunioni spesso si svolgono anche in seguito ad autoconvocazione. Noi non siamo mai coinvolti nelle decisioni. Che ci stiamo a fare quindi?”.

Due esempi su tutto. “A una riunione dell’assemblea comunale si è deciso all’unanimità di aderire al referendum contro i vitalizi regionali. Dopo nemmeno dodici ore, dalla segreteria ci è arrivato un ordine contrario a quello approvato. Una segreteria non può azzerare un’assemblea comunale”.

Lo stesso anche in occasione della nomina del presidente dell’assemblea provinciale. “Mi sono permesso a più riprese di dire, anche al segretario provinciale, che l’elezione di Aldo Fabbrini non era valida – racconta Franco Marinelli -. In entrambi i casi non mi hanno minimamente considerato e anzi mi hanno riso in faccia“.

Per gli ex iscritti è intollerabile poi vedere sempre le solite facce. “Il partito è vecchio – affermano Marinelli e  Immordino -. Ci sono sempre le stesse persone e non c’è garanzia di rinnovamento anche perché spesso i giovani che vengono fatti entrare sono a immagine e somiglianza di chi ce li mette”.

Personaggi che stanno lì da anni ma che, per gli ex iscritti, non vivono davvero il partito. “Il 20 giugno scorso – racconta Marinelli – in occasione della giornata del rifugiato politico c’era una cerimonia in prefettura. Sono andato aspettandomi di trovare i vertici del mio schieramento. E invece non c’era nessuno. C’è scarso interesse per tutto, dagli scioperi della Cgil alle proteste degli infermieri che ci sono state di recente. Dove c’è da lottare dovrebbe esserci il Pd. Mi rendo conto che non è così“.

Pesantemente attaccato il segretario provinciale Andrea Egidi. “Gli contestiamo tutto – affermano -. Non fa niente. Non sappiamo se si guadagna lo stipendio che prende e come lui anche altri funzionari del partito”.

Dure le critiche anche per Ugo Sposetti e Alvaro Ricci
. “Contestiamo al gruppo consiliare in Comune, e in particolare a Sposetti e Ricci che sono i capi, il fatto che non intervengano per dire alla consigliera Coscarelli di farsi da parte. Non partecipa alle sedute del consiglio e non rinnova la tessera: come è possibile che resti lì?”.

Altro grave male del Pd sono le correnti. “Il partito continua a essere diviso e le poche iniziative sono seguite solo dalla parte che le organizza: quelli di Sposetti non vogliono stare con quelli di Parroncini e lo stesso vale per i Fioroniani. Ricordo che a una cena in favore di Noemi Parmegiani, la bambina di Tarquinia gravemente malata, sono state contattate le diverse anime del partito e non tutte sono venute. Siamo riusciti a dividerci anche su un tema così importante“.

Per loro dunque le divisioni del partito dipendono dai gradini più alti del potere. “Noi della base dialoghiamo e ci ritroviamo spesso a discutere. Lo stesso non si può dire ai livelli più alti”.

Il Pd dunque è vecchio nell’impostazione e nel linguaggio. Mancano soprattutto le proposte e le risposte. “Non ci sono idee capaci di far uscire il partito dalle secche in cui si trova. Il paese si aspetta delle azioni che non vengono fatte”.

Da qui l’amara decisione. “Abbiamo lottato fino all’ultimo per cambiare le cose. Non ci siamo riusciti e quindi non ha senso restare. Rimaniamo sempre di centrosinistra, ma usciamo dal partito perché questa dirigenza ci ha costretto a farlo“.

Un abbandono del Pd ma non della politica. “Realizzeremo le nostre idee non più all’interno di uno schieramento, ma in altri contesti. Vogliamo farlo coinvolgendo il maggior numero di persone senza che ci siano gerarchie, presidenti o segretari”.

Paola Pierdomenico

mercoledì 4 luglio 2012

GREST 2012 – TARZAN… AL DI FUORI DI ME!




Anche quest’anno i ragazzi dell’Oratorio San Giorgio Martire di Oriolo Romano si sono messi in moto per organizzare il GREST 2012 (18 -30 giugno).

Questa attività estiva, giunta ormai alla nona edizione, ha attirato nella jungla di Tarzan ben 200 ragazzi, tra bambini e animatori.

Quelle passate insieme sono state due settimane cariche di attività ed emozioni: tante le novità! A partire dal numero delle squadre interessate, ben 5, il grande jungla party e la giornata delle “olimpiadi” che si è svolta agli impianti sportivi. Quest’anno l’avventura di Tarzan ha guidato le nostre giornate insegnando ai ragazzi l’importanza di crescere, confrontandosi con gli altri e con il mondo circostante, cogliendo i valori che contano di più: l’amicizia, la lealtà e l’aiuto verso i più deboli.

E le grandi emozioni non sono finite, certamente non possiamo non ricordare la grande serata di paura passata da grandi e piccoli durante il gioco notturno, dove, ragazzi e animatori, immersi nella natura e nel buio più profondo, sono stati protagonisti di un gioco, per così dire, innovativo che li ha visti impegnati nella ricerca delle 6 chiavi necessarie ad aprire un magico scrigno essenziale per invocare strani personaggi… Durante la serata conclusiva si è svolta una grande cena nel giardino dell’oratorio con circa 400 invitati.

Di certo le iniziative dell’Oratorio non finiscono qua, infatti i momenti di formazione e di intrattenimento proseguono durante tutto l’anno, consapevoli che anche da essi dipende la crescita dei nostri ragazzi. Ringraziamo per questo il nostro grande parroco, Don Giorgio Pollegioni, che con la sua forza e la sua “voglia di fare” rende possibile tutto questo, i 50 animatori che hanno donato il loro tempo e tutti i volontari , più o meno giovani, che continuano a sostenerci.

Un grazie anche ai genitori, per la fiducia data ai ragazzi del nostro Oratorio… Arrivederci al prossimo anno!



Edoardo Bianconi



venerdì 29 giugno 2012

ALTERNATIVA : GRAZIE A INTERNET LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE ED ACEA CONTINUERA' AD AVERE IL CAPITALE REMUNERATO E QUINDI LA BOLLETTA DELL'ACQUA AUMENTERA' ANCORA


Ci imbattiamo in un articolo diffuso sulla rete  ( http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=41709 ) dalla maggioranza comunale di Oriolo Romano, in risposta al nostro articolo apparso in questo blog (http://alternativoriolo.altervista.org/remunerazione-del-capitale-investito/ ) sulla questione dei referendu del giugno 2011.
Nell’articolo dicono “Siamo talmente vogliosi di non rispettare il voto degli elettori, che organizziamo assemblee pubbliche sul tema. Talmente vogliosi di tradire la volontà referendaria, da lavorare per l’eliminazione dalla tariffa della remunerazione del capitale investito, puntualmente votata dall’Assemblea dei Sindaci dell’ATO dello scorso aprile in ossequio all’esito del secondo quesito”.
A parte che la vostra vogliosità nelle assemblee pubbliche hanno saputo valutarla anche i responsabili dei forum presenti all’incontro e stendiamo un velo pietoso!! Da una parte c’era l’Amministrazione con Acea e dall’altra i cittadini.
Ma affermare che siete così vogliosi di lavorare per la eliminazione della tariffa della remunerazione del capitale investito, puntualmente votata dall’Assemblea dei Sindaci è davvero troppo!! Certo che siete vogliosi!!
Noi diciamo che questa vostra voglia nasconde altro, infatti non si capisce perché i Comitati per l’Acqua Pubblica siano così imbufaliti!!
Riportiamo alcuni commenti relativi allo svolgimento di quell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO2:
Paradossalmente, di fronte ad un impegno solo formale di eliminare la remunerazione del capitale investito,l’Ato ha riconosciuto alla multinazionale Acea più di un miliardo di euro di profitti per i prossimi anni di gestione ed uno scandaloso aumento delle bollette per tutti i cittadini dei comuni appartenenti ad ATO2″.(Comitato Acqua Pubblica Castelli Romani)
Secondo la delibera votata l’azzeramento della “remunerazione del capitale investito” riguarderà solo gli investimenti decisi dopo il referendum di giugno. In teoria sembra una decisione di buon senso, ma, come è noto, il diavolo si nasconde nei dettagli. Nel pacchetto degli “investimenti” già fatti c’è poco meno di un miliardo di euro di capitalizzazione iniziale di Acea. Un valore che venne stabilito prima della firma della convenzione, avvenuta nel 2002, che comprende un teorico valore di mercato del settore acqua della multinazionale romana. Ebbene quella cifra verrà integralmente riportata anno dopo anno, sommandosi agli investimenti deliberati prima del giugno 2011, generando un sette per cento di utile – ovvero proprio quella remunerazione del capitale che il referendum ha abrogato – altissimo, che corrisponde a circa il 18% della bolletta dell’acqua. Questa cifra non viene neanche sfiorata dalla proposta di delibera, che sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla tariffa del sistema idrico integrato. Altro che accoglimento del risultato dei referendum… Questa manovra garantirà ad Acea circa 1,32 miliardi di euro di remunerazione del capitale fino al 2024. Si tratta, dunque, di un’operazione di marketing, una sorta di cipria che si vuole spacciare ai cittadini come una decisione rivoluzionaria”. (Comitato Acqua Pubblica castelli Romani)
“Un altro sopruso è stato attentato da parte di ACEA, con il beneplacito di molti comuni, Roma in primis e Provincia di Roma a seguire, verso i cittadini del bacino ATO2. Infatti martedì 17 aprile presso palazzo Valentini è andato in scena un film horror degno del miglior Dario Argento sulla delibera presentata da ACEA per il rinnovo della tariffa sulle bollette dell’acqua durante la conferenza dei sindaci dell’ATO2.
Ebbene la delibera è passata senza colpo ferire, i sindaci l’hanno votata, anche se c’è stata una delegazione di 15 sindaci, troppo pochi rispetto ai 112; con capofila Genzano e Velletri che ha provato a fare ostruzione e chiedere un rinvio della conferenza anche spinti dal pungolamento continuo del comitato acqua dei castelli romani … neanche a dirlo, richiesta di rinvio negata.
La delibera votata è un vero scempio, infatti si sarebbe dovuta eliminare la remunerazione del capitale investito, come chiesto da uno dei referendum di giugno 2011, ma così non è stato perché ACEA in praticaaumenterà del 3,5% la bolletta con un sicuro guadagno di 1,32 miliardi di euro dal 2012 al 2024, in barba a quanto deciso dai cittadini italiani”. (Movimento 5 stelle).
I nostri amministratori spiegano nell’articolo che “Alternativa Civica non capisce che definire i principi della gestione del servizio idrico non può significare trasformare il dibattito sul tema in un gioco in cui deve essere la parte a prevalere a dispetto del tutto. Non capisce che su questa questione la politica viene prima della polemica. Che il raggiungimento dell’obiettivo è un successo per il paese, e non per noi o per loro”. Allora dobbiamo dire che a non capire siamo in molti, e non crediamo che tutti abbiano problemi personali con gli amministratori di Oriolo (come intendete far credere).
Nel nostro precedente articolo ( http://alternativoriolo.altervista.org/remunerazione-del-capitale-investito/ ) abbiamo spiegato chiaramente che nella gestione dell’acqua ci girano attorno grossi interessi, volano milioni di euro e non siamo disposti a pensare che Caltagirone o la Suez francese siano dei benefattori!!
Nell’agosto del 2011, a pochi mesi dall’esito del referendum che avrebbe dovuto frenare gli investimenti privati nelle società che gestiscono il servizio idrico, Caltagirone investe 12 milioni di euro!!! D O D I C I   M I L I O N I di euro!!
Forse sapeva già come sarebbe finita la storia?
Se ci tolgono il petrolio imprecheremo, e tanto, ma le nostre gambe non ce le può togliere nessuno.
Se ci tolgono l’acqua saremo un popolo di schiavi.

Apriamo gli occhi prima che sia troppo tardi.
Non vi chiediamo di sposare nessuna tesi, tantomeno la nostra, a prescindere o per partito preso.
Vi chiediamo solamente di informarvi, approfondire l’argomento ed essere partecipi.
Non ci scandalizziamo quando poi Milena Gabanelli, in una puntata di Report, definisce Caltagirone come “Re di Roma” (insieme ad altri palazzinari) e i sindaci Veltroni e Rutelli supini  ai voleri dei potenti.
Report non ha esitato a dare l’ultima coltellata: i costruttori versano somme cospicue, oltre che alla Lega,  al Partito Democratico, e prima ai DS.

Se Caltagirone è l’autore del “Sacco di Roma”, perché dovrebbe comportarsi diversamente con la nostra acqua?
E perché i politici che prima hanno permesso quello scempio urbanistico ora sono gli stessi che si battono per impedire che passi l’esito referendario?
Ricordiamo ancora una cosa. Caltagirone è il suocero di Casini, ex amico e alleato di Berlusconi ed ora intimo di Bersani, tanto da ventilare una coalizione tra UDC e PD alle prossime elezioni.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!!!