venerdì 18 ottobre 2013

è successo questa settimana la protesta per Cupinoro è arrivata in Regione

Discarica Cupinoro: cresce la protesta dei cittadini
Prima un corteo per le strade di Bracciano. Lunedì il blocco dei camion all'ingresso della discarica con tanto di presidio dei carabinieri a controllo. Oggi pomeriggio un presidio fuori dalla sede del Consiglio regionale del Lazio. Cresce la protesta contro il versamento di parte dei rifiuti romani nella discarica di Cupinoro gestita dalla società controllata al 100 per cento dal comune, la Bracciano Ambiente spa. La rassicurazione è la stessa fatta dalle istituzioni per altri siti: “Cupinoro non sarà una nuova Malagrotta” assicura il sindaco Giuliano Sala. Le 20 mila tonnellate in circa 3 mesi che si prevede verranno gettate nella discarica laziale non sono tante in confronto alla quantità di rifiuti prodotti dalla Capitale. “La paura è che questo sia solo l'inizio, un modo per aprire le porte ai rifiuti di Roma” spiega un rappresentante dei comitati che ha organizzato la protesta.
L'attenzione infatti è concentrata sull'autorizzazione concessa in questi giorni dalla Regione Lazio per il versamento di altre tonnellate di rifiuti. “Si tratta della vecchia cava Vaira. Un'area di quattro ettari e mezzo che si trova proprio al limitare della discarica autorizzata a ricevere 450 mila tonnellate di rifiuti” spiega Elena Rosa Carone Fabiani, consigliere comunale di Bracciano Bene Comune. “Uno spazio immenso rispetto alle 70-80 mila tonnellate prodotte ogni anno dai comuni che versano a Bracciano”. La paura è che si ripeta una storia già vista di proroghe e allargamenti progressivi. La decisione della società comunale di vendere lo spazio per il versamento di 20 mila tonnellate di rifiuti ai privati, poi 'preso', dopo una prima asta andata deserta, dal commissario straordinario all'emergenza capitolina, Goffredo Sottile, proprio non va giù.
Intanto la solidarietà dei vari comitati toccati dal toto discarica che si è verificato negli ultimi anni attorno alla chiusura di Malagrotta, sta creando un fronte comune. I primi a rispondere all'appello sono stati i cittadini di Falcognana, che parteciparono alla prima manifestazione nel comune a una trentina di chilometri dalla Capitale. Ma la mobilitazione vede scendere in piazza attivamente anche i cittadini di Pizzo del Prete, il sito a Fiumicino dove l'ex governatrice del Lazio aveva deciso di mettere la discarica definitiva, nonché gli abitanti dei comuni vicini a Bracciano. E si ripetono le assemblee e le azioni di sensibilizzazione “per far conoscere il problema a più persone possibili” commenta un cittadino.

Oggi un'altra giornata di proteste. La mobilitazione inizia alle 14 alla Pisanamentre i Consiglio si discuterà una proposta di legge per regolare la professione dei maestri di sci, per continuare nel pomeriggio, intorno alle 16, a Ladispoli “dove si incontreranno i sindaco del comprensorio”. Intanto, per le prossime settimane, si lavora a una grande manifestazione “per far sentire forte e chiaro il nostro no a questo sistema di rifiuti”.



lunedì 14 ottobre 2013

riceviamo e pubblichiamo : Alternativa Civica chiede coerenza nelle politiche ambientali

Condividiamo le preoccupazioni dei cittadini di Bracciano e dei Comuni limitrofi , dei comitati che da 

sempre si battono per la raccolta differenziata per il riciclo per una vocazione agricola e turistica della zona, adesso queste 20000 tonnellate di rifiuti (per il momento ? ) possono alterare e come , un gia' precario equilibrio, dice il Sindaco di Bracciano il contestatissimo Sala che si tratta di rifiuti gia' trattati e quindi meno pericolosi , ma come non considerare l'impatto dei Tir sulla Braccianese e tutte le battaglie dei comitati Rifiuti Zero assecondate dalle Amministrazioni forse solo quando in campagna elettorale si vuol staccare la bandierina dell'Ambientalismo magari da spendere contro l'avversario politico che al momento gestisce il potere, per diventare piu' realisti del re quando invece si governa e si pensa al profitto anche nei rifiuti per coprire magari mala gestione della cosa pubblica. Bene ha fatto il Consigliere Caropreso anche ad Oriolo ad stimolare una presa di posizione dell' Amministrazione Comunale di Oriolo e del suo assessore esterno all'Ambiente Carones così presente alle manifestazioni dei Comuni virtuosi e così presente anche nell'entourage della Bracciano Ambiente come rappresentante proprio della Società pubblica Braccianese nell'ambito del G.A. L. , uomo di lotta e molto di governo il Carones è giusto sapere dettagli e iniziative che Il Comune di Oriolo intende mettere in campo per tranquillizzare i cittadini , Alternativa Civica per Oriolo farà la sua parte , in coerenza con le battaglie per l'acqua pubblica ed una raccolta differenziata sempre piu' incisiva.

Il Gruppo Alternativa Civica per Oriolo     

I Comitati di cittadini si riuniscono in parrocchia

ROMA - Stop ai camion compattatori dell’Ama, festa nella Valle Galeria. E’ definitivamente chiusa la mega discarica di Malagrotta, uno degli impianti più grandi d’Europa, la cui capacità era da tempo esaurita e la cui operatività è stata più volte prorogata nel corso dell’ultimo triennio, fino a far scattare due procedure d’infrazioni dell’Ue. Intanto continuano le proteste a Falcognana, dove i manifestanti del presidio di via Ardeatina si dicono « solidali con gli abitanti dell’area di Bracciano» - dove in tre mesi arriveranno 20 mila tonnellate di rifiuti da Roma - e annunciano: giovedì 3 ottobre dalla Falcognana partiranno alcuni pullman diretti alla discarica di Bracciano «per rafforzare la contestazione» e studiare forme di lotta comune.
DALLA PARROCCHIA ALLE BARRICATE - Già mercoledì sera associazioni, comitati, cittadini e famiglie di Bracciano si riuniscono - presso l’oratorio della parrocchia accanto a piazza don Cesolini - per discutere dell’arrivo dei rifiuti. Insieme a loro, rappresentanti dei comitato no rifiuti di Cerveteri, Riano, Falcognana. Si dicono pronti alle barricate e contestano il sindaco di Bracciano , Giuliano Sala, che ai microfoni di Radio Manà Manà si difende: «Tutti i rifiuti che arrivano da Roma nella discarica Cupinoro sono trattati. Prima invece a Cupinoro c’erano rifiuti indifferenziati, quindi ora c’è sicuramente una migliore situazione di controllo ambientale». Qualcuno però pensa la discarica possa diventare l’alternativa a Malagrotta: «Ciò non è possibile - ribatte Sala - perché Roma produce 65 mila tonnellate al mese e 800 mila tonnellate all’anno di rifiuti trattati e noi daremo spazio per 20 mila tonnellate».
Veduta di Bracciano
24 COMUNI IN UN INVASO - Il Comitato Rifiuti Zero di Passoscuro (località che dista 15 km dalla discarica) sottolinea come a Cupinoro sversino già i propri rifiuti «ben 24 comuni dell’area nord-ovest di Roma» e come, dalla fine del 2011, i residenti temano «un possibile ampliamento della discarica, come da richiesta della Bracciano Ambiente» che la gestisce. «Nel programma pluriennale 2013-2017 della Bracciano Ambiente - spiega il Crz - è comunque previsto l’ampliamento della discarica per 400 mila m3 di capacità». Lo stesso programma «conferma il progetto di impianto a biogas da Forsu, ma annuncia anche un passo indietro in senso positivo per quanto riguarda il resto dell’impiantistica: il Tmb sarà dedicato al recupero di materia e alla valorizzazione dei materiali provenienti da raccolta differenziata».
COME SULL’ARDEATINA - «Il metodo è lo stesso di Falcognana - attaccano dal presidio No Discarica Divino Amore - . Decidono di nascosto sulla testa dei cittadini». Per questo i comitati no-discarica della Falcognana hanno preso contatto con le associazioni di abitanti dell’area di Cupinoro: «Siamo molto preoccupati», ammette la portavoce del comitato SalviamoBracciano, Anna Orsini, sottolineando le perplessità dei residenti sulla scelta della società che gestisce la discarica di Cupinoro di accogliere una parte dei rifiuti di Roma.
ORGOGLIO POLITICO - Intanto per Valle Galeria, a 24 ore dai lucchetti apposti ai cancelli del sito di conferimento della Co.la.ri., gli abitanti gioiscono e le istituzioni rivendicano il risultato: «Sono davvero molto felice perché insieme a un gruppo di amministratori seri, rigorosi e perbene stiamo festeggiando una data epocale», ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel corso di una conferenza stampa congiunta, in Campidoglio, con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, commentando la chiusura di Malagrotta.

35 ANNI DI ATTESA - «Penso che il primo ottobre del 2013 sia una delle giornate storiche di Roma moderna con la storica chiusura della discarica più grande d’Europa», ha commentato Zingaretti. Secondo il governatore, «questa è una delle giornate storiche della Roma moderna, analoga a quelle dell’apertura della metropolitana o dell’inaugurazione dell’Auditorium». «Quanto accaduto il 1 ottobre è qualcosa di straordinario dopo 35 anni. È la dimostrazione che, se si governano, le cose si possono fare». Malagrotta era una discarica da un terzo di secolo, non un periodo breve «e durante le nostre campagne elettorali - ha spiegato poi Marino - avevamo preso un impegno preciso: che avrebbe chiuso. C’era tanto scetticismo rispetto a questa promessa, perché c’erano state tante proroghe».
FALCOGNANA E CUPINORO - «Durante questi ultimi mesi c’è stato un complesso lavoro tecnico: dovevamo da un lato chiudere una discarica gigantesca, dall’altro decidere dove conferire il prodotto del trattamento. Il commissario ha indicato Falcognana, un sito dove molti hanno alzato la voce dicendo di non volere discariche. Ma a Falcognana c’è già da molti anni una discarica e raccoglie un prodotto che ha dei gravissimi rischi». Quanto alla partenza dei rifiuti di Roma Capitale verso la discarica di Bracciano, Zingaretti ha voluto spiegare che «si è trattato di una decisione autonoma della Bracciano Ambiente SpA (ndr. la società che gestisce il sito di conferimento di Cupinoro) che nelle settimane scorse ha deciso di mettere a bando la possibilità di accogliere un massimo di 20 mila tonnellate rifiuti trattati. Il primo bando è andato deserto, il secondo scadeva il 4 ottobre. Sulla base di questa scelta di questa società pubblica, il commissario Sottile ha fatto le scelta di comprare questo slot di 20 mila tonnellate», che l’Ama dovrebbe esaurire entro il 31 dicembre 2013.


cittadini sul piede di guerra bloccano i Tir sulla Braccianese

Camion fermi sulla Braccianese da questa mattina all’alba. I primi rifiuti provenienti dalla Capitale non sono entrati ancora nella discarica di Cupinoro. I manifestanti hanno bloccato il transito dei mezzi di fronte al cancello del sito di Bracciano. Centinaia di cittadini, armati di slogan, megafoni e striscioni, hanno ribadito il loro “No”all’ampliamento di Cupinoro pronto ad accogliere 20mila tonnellate di rifiuti da Roma e provincia. Presenti i comitati di Bracciano, Fiumicino, Cerveteri e Ladispoli. «Non ci fidiamo delle istituzioni hanno gridato non vogliamo Malagrotta 2». Il sit in è presidiato da carabinieri e polizia locale di Bracciano e dalla polizia provinciale. Assenti invece i sindaci che sono stati contestati sulla Braccianese, compresi quelli di Ladispoli e Cerveteri. Il corteo è destinato a prolungarsi anche nel pomeriggio.

sabato 12 ottobre 2013

Comunicato stampa di Bracciano Bene Comune sulla questione " Cupinoro "

Bracciano Bene Comune (BBC) interviene sulla questione “Cupinoro” con un comunicato stampa che riportiamo di seguito integralmente.

"Le ultime vicende sulla gestione della Bracciano Ambiente e della discarica di Cupinoro si legge nel comunicato di BBC  ci debbono necessariamente far riflettere su due aspetti estremamente importanti: la gestione della cosa pubblica totalmente autoreferenziale di questa amministrazione; la gravità delle decisioni assunte.

Sul primo punto occorre ritornare indietro con la memoria per ricordare che, nel Novembre 2011, il Direttore Generale della Bracciano Ambiente, in piena “autonomia gestionale”, comunicava alla Regione Lazio di avere ancora disponibile una volumetria di 1.200.000 mc per accogliere rifiuti. Decisione in totale contrasto con l’indirizzo politico programmatico che prevedeva, entro il 2012, la chiusura della attuale discarica di Cupinoro e la riconversione delle attività della Bracciano Ambiente in due direzioni: adeguarsi ad una gestione corretta del ciclo dei rifiuti comprensoriali basata sulla gestione di quantità minimali di rifiuti indifferenziati provenienti dagli attuali Comuni utenti, quelli provenienti dalla raccolta differenziata, e rivolgersi ad altre attività di interesse generale come la gestione pubblica dell’acqua e l’incentivazione nell’uso di rinnovabili e di misure di efficienza energetica. 
Coerentemente, il metodo è sempre lo stesso: il 12 luglio 2013 si svolge un Consiglio Comunale nel quale la maggioranza approva il Piano triennale di sviluppo della B.A che contiene una serie di interventi importanti, socialmente impattanti, per poter rientrare di un passivo, nel bilancio 2012, di 1.200.000 euro circa. Tra gli interventi, 21 lavoratori in mobilità e la necessità di operare in discarica un recupero volumetrico per poter continuare ad abbancare rifiuti in attesa dell’autorizzazione integrata ambientale per poter utilizzare 450.000 mc della cava Ex Vaira. Solo qualche giorno dopo, il Direttore generale della B.A, in piena “autonomia gestionale”, indice un’asta pubblica per la vendita a privati di spazi di conferimento in discarica. Ma non dovevamo recuperare volumetria? Ora ne abbiamo da vendere? Una scelta importante e pericolosa per gli sviluppi che potrebbe avere, perché a Cupinoro è arrivata Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, anche se, come dice il sindaco, solo per riempire 20.000 mc. A noi sembra un’ulteriore presa in giro; quattro comuni come quelli sopra elencati ci mettono molto poco a riempirli. salvo poi, come spesso accade, prorogare e prorogare. E comunque i rifiuti della Capitale sono arrivati qui, come previsto e nel peggiore dei modi, in silenzio e senza alcun rispetto per i cittadini e per le istituzioni. E probabilmente continueranno ad arrivare, oltre i 20.000 mc., perché, dal 31 ottobre, a Cupinoro, non si potrà più conferire il rifiuto non trattato e, al momento, anche se mal trattato, l’unico sembra quello di Roma. 

Questa decisione rappresenta un vero pericolo per il futuro di questo e degli altri territori limitrofi prosegue il comunicato di BBC  che da anni, ormai, a fronte di una loro vocazione agricola, ambientale e turistica di pregio, sono soggetti ad un incredibile impatto negativo su ambiente e salute che compromette anche lo sviluppo dell’economia locale: a nord vi è il più grande polo europeo di produzione di energia termoelettrica (da carbone e gas), a est si concentra l’inquinamento dalle antenne di Radio Vaticana ed è presente presso il centro ENEA Casaccia il più grande deposito di rifiuti nucleari italiano; viviamo, inoltre, la crisi del sistema idrogeologico sia per lo sfruttamento abnorme delle falde sia per lo sfruttamento in vario modo della risorsa idrica del lago di Bracciano, ed i parchi sono sotto attacco continuo; è presente la discarica di Cupinoro che si vorrebbe seppure destinata ad accogliere rifiuti trattati, come previsto dalla legge si sviluppi come punto di riferimento regionale accogliendo quantità enormi di rifiuti in aggiunta a quelli che saranno conferiti dai comuni attuali utenti; c’è chi pensa, poi, a realizzare impianti di incenerimento e altri impianti che dovrebbero essere scartati sulla base di elementari considerazioni di VAS(Valutazione Ambientale Strategica). 
Questo modello economico distrugge il nostro futuro e quello dei nostri figli e non può più passare sopra le nostre teste. Noi ci opporremo in tutte le sedi, nelle forme e nei modi che la democrazia ci insegna, ma con molta determinazione, insieme a tutti coloro che ritengono che bisogna superare la logica delle discariche e degli inceneritori e che pensano davvero che i rifiuti possano essere una ricchezza, anche dal punto di vista occupazionale, se opportunamente differenziati e re-immessi nel mercato come accade ormai in molte città i cui amministratori hanno creduto e lavorato in questa direzione, a differenza dei nostri che, invece, hanno sempre puntato al guadagno sul conferimento in discarica, accorgendosi, “all’improvviso”, che con l’avvio della differenziata i rifiuti son diminuiti. Mannaggia.

Forte preoccupazione , espressa dal Consigliere Caropreso che tira in ballo anche Carones per i suoi legami con la Bracciano Ambiente

Sulla vicenda della discarica di Cupinoro, che dovrebbe ospitare circa 20.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Capitale, esprime la propria netta contrarietà anche il gruppo Consiliare di "Centro-Destra Uniti per Oriolo" e il locale circolo di Fratelli d'Italia, che definiscono senza mezzi termini tale operazione "uno scempio ambientale e un tradimento politico che firma la condanna a morte del territorio".
"Il 9 settembre 2013 il Comune di Bracciano, a guida PD, e la società partecipata “Bracciano Ambiente”, in cui risulta esser Consigliere per la GAL Tuscia Romana anche il vice Sindaco di Oriolo Carones, hanno emesso un bando di gara per la gestione di un trimestre di rifiuti che si chiuderà il 31 dicembre 2013 (pari a 20.000 tonnellate) per la somma di 60 euro a tonnellata; una occasione da non perdere per tentare di coprire l’enorme buco in bilancio della “Bracciano Ambiente” che grava e continuerà a gravare sulle tasche dei cittadini dei comuni che conferiranno nella discarica di Bracciano. Abbiamo presentato un' interrogazione al Sindaco Lombi e  al vice Sindaco nonché Assessore all'ambiente Carones chiedendo tra le altre, quali sono le iniziative politiche ed amministrative che si ha intenzione di intraprendere e se l’Amministrazione ha intenzione di esprimere pubblicamente, in maniera chiara ed inequivocabile, la più ferma posizione di totale chiusura verso ogni tipo di iniziativa finalizzata ad un aumento dei conferimenti di rifiuti superiore a quella riconducibile ai 25 Comuni attualmente costituenti il bacino di riferimento a Cupinoro. La coalizione che sostiene Ignazio Marino e Nicola Zingaretti ha annunciato la chiusura di Malagrotta, la discarica più grande d'Europa, come una vittoria, ma è la stessa coalizione che porta a Bracciano i rifiuti di Roma e la stessa che a grandi linee amministra anche il nostro Comune, chiediamo perciò una presa di posizione netta su questa vicenda, di svincolarsi dai soliti "ordini di partito".
Inoltre, abbiamo presentato una mozione  affinché il nostro Comune si attvi presso le autorità competenti, ovvero Giunta Capitolina e Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti Goffredo Sottile, con tutte le forme possibili di intervento, per manifestare il fermo diniego dell’Amministrazione e dei cittadini alla collocazione dei rifiuti di Roma nella discarica di Cupinoro, ad indire un’assemblea pubblica in cui l’amministrazione rendiconti alla cittadinanza l’attuale situazione dei fatti e ad attivarsi presso le altre Amministrazioni del comprensorio per costituire una cabina di regia che intervenga per bloccare lo sversamento dei rifiuti di Roma nella discarica di Cupinoro.
PD e amministrazioni complici vogliono trasformare Cupinoro nella nuova Malagrotta, ma noi diciamo no, la salute dei cittadini non si baratta con nessun profitto". 

Gruppo Consiliare "Centro-Destra Uniti per Oriolo"


riceviamo e pubblichiamo una nuova interrogazione di Caropreso sul distributore di bevande nella zona sportiva

Conoscere se l’attuale servizio di distribuzione automatica presente sul territorio comunale sia stato assegnato regolarmente a seguito di pubblica gara o se sia stato conferito mediante affidamento diretto. E' quanto è stato richiesto al Sindaco Lombi tramite una interrogazione scritta dal gruppo di Fratelli d'Italia, che attraverso il suo Consigliere comunale Caropreso Gabriele, vuole vederci chiaro su questa vicenda. Nel documento presentato si chiedono inoltre durata e termine di scadenza dell’eventuale contratto in essere e il numero dei distributori attualmente impiegati per l’espletamento del servizio, con l’ammontare del contributo erogato a favore dell’ Ente comunale, nonché di conoscere con precisione i criteri di assegnazione, autorizzazione e se la società a cui è stato affidato il servizio sia in possesso dei requisiti  previsti per legge. Un "businnes" con introiti non da poco per chi ha avuto la fortuna di istallare questi apparati e  che trova libero campo, visto che ad oggi non esiste alcun regolamento comunale inerente l’istallazione di questi macchinari. Nell' interrogazione vengono infine chiesti chiarimenti sulla fornitura di energia elettrica per i distributori, sulle autorizzazioni rilasciate per le telecamere istallate e sull' occupazione del suolo pubblico. L'interrogazione dovrà avere risposta, così come dispone l'Art.10 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, entro 30 giorni dalla presentazione, norma che il Sindaco ed i suoi collaboratori spesso e volentieri non hanno rispettato e per la quale Fratelli d'Italia ha presentato diffida nei confronti del "primo cittadino" di Oriolo in più di una circostanza.


martedì 1 ottobre 2013

riceviamo e pubblichiamo il nuovo manifesto di Scelta Civica di Oriolo


LA POLITICA DEL FARE

riceviamo e pubblichiamo

Dopo una nota stampa pubblicata sul Corriere di Viterbo , tutti i consiglieri di minoranza nessuno escluso hanno messo nero su bianco , impostando e inviando un’interrogazione (abbiamo fatto pubblicare le interrogazione su questo Blog ) con risposta scritta al Sindaco , al Segretario comunale ed al Tecnico comunale richieste puntuali e precise a cui rispondere non politicamente ma sulla base delle documentazioni ed atti .  Per tutte le opposizioni  resta incomprensibile come una lottizzazione (quella di via lazio ) possa essere stata impostata in due parti una parte  nemmeno protocollata ed una protocollata dopo ben 4 anni e mai registrata da un Segretario comunale  o da un Notaio, e quella di via delle Cave con una cubatura che sembra non aver tenuto conto delle costruzioni esistenti nel  Lotto particella 193 Nella maggioranza parlano di macchina del fango ma sul web anche i diretti interessati  ed  almeno un consigliere si difendono in modo contradittorio , non sono il proprietario di quei Lotti, ed l'altro  tutto a posto ma poi  se il tecnico che ha redatto  il piano   sbaglia............. ( infatti adesso se ne occupa un altro per sistemare quella lottizzazionene strano no ?  ) ma Carones prima del passaggio in Consiglio ( che  ha approvato il piano sbagliato )   ha dato parere tecnico favorevole essendo il responsabile del servizio  urbanistico ,  quindi adesso aspettiamo le risposte nei termini di legge   non è piu’ il tempo di furbate   di manifesti volgari  che parlano di falsità  la Politica si puo’ forse permettere di mettere tutto in caciara  contando su   i propri fans , ma quando i tecnici e gli organi di controllo sono chiamati a dire la loro contano le carte e i documenti .  Alternativa Civica per Oriolo da subito ha detto vediamoci chiaro e non potevamo fare altrimenti ci interessa  sapere se quello che abbiamo visto nelle  carte è vero non ci interessa  come è uscita  la questione.    Lasciamo il fango alle giornate uggiose................


Il Gruppo Alternativa Civica per Oriolo