In
seguito ad un’esposto di irregolarità presentato da alcuni
Comitati di Bracciano, Cerveteri, Valcanneto, I Terzi e Borgo San
Martino, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici per
le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo ha effettuato
un sopralluogo nell’area ex-Vaira situata all’interno della
discarica di Cupinoro in data 18.11.2013, rilevando, durante la
verifica dello stato dei luoghi, la presenza di movimenti di terra ed
opere di scavo già avviate nonostante l’assenza di permessi.
Tali
opere di sistemazione della ex cava Vaira (destinata ad accogliere
450.000mc di rifiuti), attuate da giorni dalla Bracciano Ambiente
sono risultate completamente prive di autorizzazioni paesaggistiche,
d’obbligo in un area di interesse archeologico come questa.
La
Soprintendenza per i Beni architettonici e Paesaggistici ha stabilito
perciò che che la Bracciano Ambiente interrompa immediatamente ogni
opera in atto.
I
Comitati esprimono forte soddisfazione per una notizia che di fatto
non pone fine alla loro battaglia contro il progetto di trasformare
Cupinoro in una Nuova Malagrotta,
ma che dimostra come sia fondamentale in questa situazione di grave
pericolo non abbassare mai l’attenzione su ciò che sta accadendo
su questo territorio e che è sbalorditivo, che mentre i cittadini
leggono i documenti e denunciano queste gravi inadempienze, i sindaci
e le istituzioni competenti non si accorgano mai di nulla.
Questa
di oggi è di sicuro la conferma che su Cupinoro c’è un progetto
ben diverso da quello che ci stanno raccontando, un progetto che va
portato avanti in fretta, di nascosto ed in barba alla legalità, un
segno per tutti, che qualcuno sta creando sotto i nostri occhi tra
promesse, buoni intenti, tentennamenti e consapevoli ritardi la Nuova
Malagrotta.
I
Comitati denunciano per l’ennesima volta e a gran voce lo stato di
totale illegalità che ruota attorno alla discarica di Cupinoro
e continueranno a battersi perchè finalmente la verità emerga e
perchè gli attori principali di questa situazione si assumano la
piena responsabilità delle proprie azioni.
Coordinamento
RZLazio