giovedì 18 febbraio 2010

BiciItalia: un progetto a cui guardare con attenzione...

La FIAB (http://www.fiab-onlus.it/) sta promuovendo il progetto BicItalia (http://www.bicitalia.org), ovvero la realizzazione di una rete per il cicloturismo nazionale: un progetto di dimensione sovraregionale, sul modello delle diverse reti ormai realizzate con successo in diversi paesi dell’Europa.

I destinatari di questo progetto sono tutti gli enti, le istituzioni nazionali e locali, le associazioni e le categorie produttive con specifici compiti in materia di mobilità, di sostenibilità ambientale e turistica; evidenti sono, quindi, le ricadute dello sviluppo del turismo in bicicletta.

Il progetto BicItalia rappresenta una base di lavoro per la realizzazione della “rete nazionale di percorribilità ciclistica”, prevista dalla delibera CIPE del 1° Febbraio 2001, "finalizzata principalmente all’incentivazione di forme di turismo sostenibile, con particolare riguardo alle zone ad elevata naturalità, definendone le relazioni con le altre reti e servizi di trasporto, le modalità di integrazione, i costi e le modalità di gestione". (http://www.cipecomitato.it/delibere/E010001.doc)

La creazione di una rete nazionale (e locale) ha diverse ragioni d'essere:

  1. Diffondere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, pulito e, soprattutto, intermodale.
  2. Incentivare un turismo sostenibile creando "una nuova via francigena", intercettando le richieste sempre maggiori di un percorso sul modello del cammino di Santiago.
  3. La conservazione del territorio perché lo sviluppo di una rete ciclabile e pedonale (ciclopedonale) si basa prevalentemente sul recupero di viabilità minore esistente o potenziale, di di manufatti, stazioni di linee ferroviarie, mediante la valorizzazione di strade vicinali e interpoderali vincolandole ad un uso dolce con specifici accordi con i frontisti.
  4. Sviluppo di economie su piccola scala nei territori attraversati dalle ciclovie. L'ospitalità, il ristoro, l'accompagnamento di gruppi, l'assistenza tecnica, un' editoria (mappe e guide) specializzata, come dimostra l’esperienza di quei paesi europei dotati di una Rete Ciclabile Nazionale.

In tale contesto, l'iniziativa BiciSicura può proporsi come "variante di collegamento" per completare la rete nazionale al fine di connettere ciclovie parallele, per raggiungere mete importanti. Infatti, il territorio della Tuscia risulta essere interessato dal passaggio delle seguenti ciclovie:
  • la N° 1 – Ciclopista del Sole
  • la N° 3 – Ciclovia dei Pellegrini (le vie francigene)
  • la N° 11 – Alta Via dell’Italia centrale (collega gli altipiani e i Parchi dell’Italia centrale).
Dino Michelini