martedì 29 marzo 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Il centro destra "Uniti per Oriolo" si presenta, in attesa di conoscere il programma della lista "Insieme per Oriolo"


Crediamo in un impegno amministrativo che sia al di sopra di fazioni, colori, distintivi o interessi politici e personali ed è su questi presupposti che è nato il nostro progetto per cambiare Oriolo.

Vogliamo che il Cittadino sia sempre e costantemente messo a conoscenza dell’operato dell’amministrazione comunale e che possa contribuire fattivamente nelle decisioni e nelle scelte del nostro paese.

Dobbiamo ricominciare ad occuparci della più piccola comunità che c'è ad Oriolo: la famiglia. Non una, ma le centinaia di famiglie, le centinaia di piccole comunità che fanno la famiglia più grande, la grande comunità degli Oriolesi. Ed allora vogliamo riportare la famiglia al centro del nostro vivere ed al centro dell'azione socio-politico-economica dell’amministrazione comunale.

Auspichiamo una comunità sempre più attenta alle persone più sfortunate e desideriamo sostenere e diffondere una migliore qualità della vita degli anziani, degli indigenti, dei bambini e dei disabili per dare davvero più forza ai più deboli.

Crediamo nell’assoluta necessità di progettare con lungimiranza, responsabilità e competenza per il recupero e lo sviluppo del nostro territorio anche con lo strumento del project financing per porre rimedio alla scarsità dei fondi pubblici, senza commettere l’errore di eseguire opere con logiche del momento e di convenienza, fuori da un omogeneo progetto per Oriolo.

Per portare avanti un chiaro, valido e coerente programma di sviluppo a 360 gradi di Oriolo Romano.

lunedì 28 marzo 2011

Riceviamo e pubblichiamo




“Rammarico e preoccupazione per le dimissioni di Alfredo Bevilacqua”

Abbiamo appreso, con forte rammarico, delle dimissioni rassegnate dall’assessore all'Ambiente del Comune di Oriolo Romano, Alfredo Bevilacqua. Abbiamo letto con rispetto e attenzione, tramite gli organi di stampa, la sua lettera di dimissioni.

Senza entrare nel merito, crediamo che l’esito della vicenda di Oriolo dovrebbe far riflettere attentamente il Partito Democratico, perché, da qualsiasi angolo di visuale la si guardi, è una sconfitta della politica.

Come associazione crediamo nella necessità di un partito inclusivo e non esclusivo e in una classe dirigente intenta a spalancare porte e finestre alla ricerca di nuove energie diffuse nei territori e, al tempo stesso, attenta a valorizzare il merito e le intelligenze migliori presenti al suo interno, rimarcando il lavoro che, con sacrificio e professionalità, è stato realizzato nel corso degli anni.

Questo è lo spirito che ci contraddistingue, come ecologisti e come democratici.

Passione vera, lavoro, competenze e lungimiranza di chi, senza presunzione, ha capito, prima di altri, dove il mondo sta andando e ha cercato, nonostante grandi difficoltà, di mettere l’ambiente nell’agenda politica del PD.

In questo lavoro dell’associazione, Alfredo Bevilacqua è stato sempre presente e il suo contributo è stato e continuerà ad essere molto prezioso. I risultati ottenuti ad Oriolo, su rifiuti, fonti rinnovabili, efficienza energetica e bioedilizia, sono il frutto del suo costante lavoro, della sua passione per questi temi, della sua curiosità nella ricerca e nell’innovazione.

Proprio in vista delle prossime elezioni amministrative, vorremmo che i futuri candidati nella Tuscia facciano tesoro delle esperienze di amministratori capaci e politici lungimiranti come Alfredo Bevilacqua, che ha definito la sua esperienza come assessore all’Ambiente “una delle scelte più importanti della mia vita”.

E proprio perché ha rappresentato e rappresenta una parte importante di un percorso di vita, crediamo, caro Alfredo, che la tua esperienza di ecologista e democratico, nonostante le amarezze di quest’ultimo periodo, non debba fermarsi.

Sai bene quanto sia importante, per l’associazione, il tuo contributo, anche in vista delle prossime battaglie che ci attendono a difesa dell’acqua pubblica e per fermare il nucleare.

E sai bene anche quanto sia importante per noi la battaglia per l’ecologia della politica. Per affermare la legalità nella vita del Paese e per la buona politica nel PD.

Questo non è ancora il partito che vorremmo. E’ arrivato il momento di superare, una volta per tutte, il correntismo. Spesso le energie sono spese più per le competizioni interne che per occuparsi della società: ciò frena la costruzione di un partito riformista capace di esprimere una chiara visione di futuro e rischia di mortificare il contributo di tanti giovani, donne e uomini che hanno scelto di partecipare al progetto del PD.

Ci impegneremo con tutte le nostre forze per ridare alla politica spessore etico, credibilità, fascino.

In questo percorso, Alfredo, siamo certi di trovarti sempre con noi.

Associazione ecologisti democratici Tuscia

martedì 15 marzo 2011

riceviamo e pubblichiamo - L'INOSSIDABILE AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ORIOLO INCOMINCIA A PERDERE PEZZI . . .



Al Sindaco
Segretario Comunale
Giunta Comunale
Consiglieri Comunali

Oggetto: Dimissioni dalla Carica di Vicesindaco ed Assessore con delega all’Ambiente

Con la presente intendo esaminare e porre alla Vostra attenzione la situazione politica venutasi a determinare relativamente alla mia persona e soprattutto alla carica pubblica che ricopro nell’attuale amministrazione comunale, che a malincuore e tristemente mi conduce e mi costringe a rassegnare le dimissioni dall’organo esecutivo della stessa.

Sicuramente l’essermi impegnato mettendomi a disposizione e lavorando affinché si realizzasse quanto dichiarato nella sottoscrizione dell’impegno preso con i cittadini Oriolesi, la determinato il raggiungimento di un bilancio più che positivo, depauperato però, dalle vicende avvenute negli ultimi mesi che hanno evidenziato pienamente tutti gli aspetti negativi di quella politica che vuole auto conservare il proprio potere producendo anticorpi per eliminare chi dissente e chi liberamente si comporta secondo la propria coscienza.

Nei due mandati d’amministratore ho cercato con passione e dedizione di lavorare per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati e condivisi dagli altri membri dell’Amministrazione Comunale senza mai mettere in discussione programmi ed attività.
Nel primo mandato partito nel 2001, ho cercato con costanza di onorare la delega conferitami dal sindaco ai lavori pubblici; di questa attività rivendico di aver fortemente contribuito alla realizzazione di molte opere pubbliche, tra cui reputo importanti:
La ristrutturazione del viale della Stazione, l’abbiamo affrontato coraggiosamente sostituendo i pini esistenti da decenni con nuove essenze alboree, e realizzato un nuovo arredo urbano, riscuotendo alla fine buoni apprezzamenti da parte dei cittadini.
La riqualificazione di piazza Claudia “intervento rivoluzionario” con la scelta d’inserire ai lati del prospetto della facciata della chiesa parrocchiale due piante di ulivo, simbolo per la mia persona di appartenenza a quel luogo di culto; ancora, le facciate del centro storico, che oggi finalmente si stanno realizzando, a cui ho dato un buon contributo per l’interramento di tutti i cavi e nella fase di progettazione e finanziamento dell’opera.
Nel secondo mandato del 2006, inizio a subire i primi attacchi, mi fu detto che chi si occupava di lavori pubblici non poteva fare il ViceSindaco, quindi mi fu proposto ed io accettai la deleghe all’ambiente, allora feci una delle più belle ed importanti scelte della mia vita.
Ho subito impostato, esternando i miei progetti sempre a tutta l’Amministrazione Comunale, le politiche ambientali inserite in un quadro d’insieme; definendo obbiettivi ben precisi, non navigando a vista. L’idea di costruire un paese ecosostenibile, con scelte partecipate condivise da cittadini virtuosi, non è stato cosi scontato, anzi è un processo molto complesso, ormai partito da 5 anni, oggi richiede di essere seguito in maniera adeguata, soprattutto per ciò che è in corso d’opera.

Partecipando ad esperienze extra comunali in questi anni, come il forum di agenda 21 provinciale, convegni e importanti fiere in giro per l’Italia, ho potuto apprezzare e condividere alcuni concetti importanti per un sano ambientalismo del fare, ho capito che riguardo allo sviluppo sostenibile di un territorio antropizzato, che tenga conto della salvaguardia dell’ambiente, molto spesso non si tiene in considerazione come la crescita economica e sociale sia in antitesi rispetto a quanto si dovrebbe sviluppare a tutela dell’ambiente; sembrerebbe questo un concetto ormai consolidato, ma purtroppo trova ancora enormi difficoltà di applicazione per i soliti motivi legati ad una cattiva politica spesso a servizio dei poteri economici che regolano il consenso.
Il futuro di un paese come Oriolo di soli 19 kmq di estensione, troppo vicino ad una grande metropoli come Roma, che genera un mercato molto goloso di espansione demografica, inciderà moltissimo sull’incremento delle abitazioni, si dovrà passare per un cambiamento culturale che scongiuri il rischio di trasformarsi in un paese satellite e dormitorio per molti pendolari.
In questi anni, per preservare alcuni valori fondamentali della vita della nostra comunità, si è partiti dalle scuole, dai cittadini più piccoli, con la bandiera verde dell’echo-school dei bambini delle elementari, fino ad arrivare agli anziani con i corsi sull’orto ecologico, non solo scoprire nuove cose, ma mantenere tradizioni ed identità culturali di un piccolo borgo che vive rispettoso di ciò che lo circonda e non disposto ad espandersi a dismisura.

La raccolta differenziata è stata per il nostro paese la punta di diamante delle buone pratiche a difesa dell’ambiente, partita nel marzo 2008, con un esiguo 3% di differenziato oggi raggiunge (dicembre 2010) il 77% di materiale differenziato, mantenendo e migliorando questi livelli si potrebbe ambire tra dieci anni ad un paese, a rifiuti zero, specialmente applicando correttamente il nuovo sistema di pesatura dei rifiuti che sta partendo in questo periodo, che premia i cittadini più virtuosi, anche economicamente, cioè quelli che produrranno meno rifiuto secco non riciclabile da portare in discarica. Con il nuovo sistema verrà stabilito un sano principio socialmente più equo di chi inquina paga di più.

La differenziata porta a porta, ha portato nelle casse comunali rispetto al vecchio sistema (ante aprile 2008) , ed anche un pò in controtendenza rispetto agli altri paesi del circondario che la praticano, un buon risparmio relativamente al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero, di circa 50.000 €/anno (fino a dicembre 2010), con l’enorme vantaggio di avere incrementato due posti di lavoro rispetto al vecchio sistema, oggi lavorano 5 persone per nostra fortuna molto operose e motivate.

L’iniziative intraprese per stimolare tra la gente un approccio diverso con i rifiuti, che parte dal momento dell’acquisto dei beni di consumo, con la riduzione dei rifiuti alla fonte, educando ed essere consumatori consapevoli, attuate ad Oriolo con il progetto “Riducinballi” fontana leggera latte alla spina, ecc. peccato che con i detersivi alla spina non si è potuto sin ora iniziare.

Generare cambiamento attraverso un nuovo approccio con strumenti di pianificazione territoriale, come il nuovo regolamento edilizio costituito da un’appendice (allegato “B”) che riguarda il risparmio energetico delle abitazioni, strumento attraverso il quale si potranno costruire e ristrutturare ad Oriolo immobili con criteri di bioedilizia che consentono di incentivare la qualità energetica degli edifici, nel rispetto dell’ambiente.
Oggi ad Oriolo i cittadini, artigiani ed imprenditori, possono essere incentivati economicamente con la riduzioni degli oneri di urbanizzazione secondaria, per favorire la realizzazione di edifici a basso consumo energetico In base alla classe energetica globale dell’edificio.

Con il buon risultato del laboratorio di bioarchitettura e con le proposte progettuali lasciate all’Amministrazione Comunale, sarà ormai obbligatorio tenerne conto per il futuro sviluppo edilizio di Oriolo. Ambiente ed Edilizia ad Oriolo ormai, dovranno andare sempre di pari passo, sono stati creati tutti i presupposti necessari per attuare questo, guai predisporre ulteriori varianti al piano regolatore generale, senza tenere più conto: dell’ambiente, dell’esiguo territorio di Oriolo e del mercato che affamato come è di espansione edilizia, vorrebbe scegliere per far attecchire speculazioni, proprio il nostro paese, in cui si vive bene, ed i cittadini sono virtuosi.
Credo che si debba porre attenzione al teorema in cui si dice che: più siamo bravi, più si vive bene nel nostro paese e più persone vogliono venire a risiedere da noi, questo processo molto complesso lo potrà gestire e bilanciare solo un’attività amministrativa attenta che va oltre gli interessi di parte, ma per gli interessi di tutti, non si potrà dire come a volte ho sentito da taluni amministratori, che sarà il mercato a decidere quanto dovrà crescere Oriolo.
Auspico che nel prossimo futuro, nel nostro paese non si creino più situazioni paradossali in cui alcuni artigiani non possono trovare soluzioni per regolarizzare urbanisticamente la propria attività, mentre è stato possibile invece costruire villette in zona artigianale.

Anche nel campo delle fonti rinnovabili è stato avviato un percorso; con le misurazioni del vento fatte per un anno e mezzo si è potuto riscontrare che nel nostro territorio è possibile soltanto installare impianti di mini eolico.

Numerosi Impianti fotovoltaici previsti dal PEAC (piano energetico ambientale comunale), a partire dagli edifici pubblici, zona sportiva scuole ecc.

Non è sufficiente riempire il paese d’impianti fotovoltaici, se poi questo non è inserito in un contesto di sviluppo sostenibile che tenga conto, contestualmente di aspetti ambientali ma anche sociali ed economici, l’uno non può prescindere dall’altro.

L'impegno continuo e la dedizione alle politiche ambientali da me espressa, hanno qualificato il nostro paese come esempio di buona gestione del territorio, riconosciuto anche a livello Nazionale; sono sicuramente convinto che chi si occuperà di politiche ambientali, migliorerà il livello raggiunto poiché non farlo comporterebbe un ritorno indietro irresponsabile.

Nel sottolineare che le attività Amministrative realizzate appartengono al così detto svolgimento della parte nobile della politica locale che mi ha visto coinvolto in questi anni, intesa al progressivo sviluppo del paese, contemporaneamente all’avvicinarsi della scadenza del mandato elettorale ed alla preparazione per il nuovo, ho visto evidenziarsi le divergenze abissali esistenti nel concludere un capitolo ed aprirne uno nuovo. Da ciò è derivata la compromissione della presenza della componente di origine cattolico democratica espressione di un grande cambiamento a partire dal 1993, nel corso degli anni nella lista civica "insieme per Oriolo" e nella coalizione di centro sinistra.

L’ eliminazione dalla lista del sottoscritto rappresentante della citata componente suona proprio come scomunica da parte del gruppo dirigente del PD locale, addebitando al medesimo una misteriosa colpa sulla quale oggettivamente non è emerso mai niente d’importante di cui sarò costretto nei prossimi mesi ad informare il nostro paese.

L’attività da me svolta nei due mandati è stata sempre in linea con gli impegni programmatici presi dalla A. C. con i cittadini di Oriolo. Il livello di autentico confronto delle idee da me espresse, è stato demonizzato, il dissenso se considerato tale invece è stato costruttivo, ed intendeva essere uno stimolo a fare meglio, senza eliminare politicamente e moralmente chi avanza obiezioni; tutto ciò è stato realizzato dal Sindaco e dai suoi fedelissimi.
Per dignità politica dopo aver subito il veto nei miei confronti, non ho partecipato alle primarie anche se condivido l’uso degli strumenti democratici del partito.
Dopo 10 anni di impegno in Amministrazione, avendo assunto posizioni di rilievo, mi riesce difficile farvi comprendere la mia amarezza, molti potrebbero pensare giustamente che ho avuto le mie occasioni e che questo dovrebbe essere il tempo dei bilanci per pensare alle cose buone realizzate e di contro quelle non realizzate bagaglio e fardello di tutti gli amministratori. Si può Uscire in silenzio, in solitudine , anche in modo un po’ ipocrita, offrendo verità di comodo “Problemi personali “ , “stanchezza” “ largo al rinnovamento “, (sempre auspicato beninteso); Oppure si può uscire con una operazione “verità” che spesso ne converrete è sempre scomoda, ma citando Aldo Moro: “ Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta , la verità è sempre illuminante ci aiuta ad essere coraggiosi“.

La verità è che già quest’estate la mia componente all’interno del PD locale ragionava sulle prossime elezioni comunali, sul come partecipare alla lista, io dissi che ero pronto a fare un passo indietro, ma anche a continuare per completare tanti progetti iniziati.
Certamente auspicavo per me un ruolo da assessore ed indicavo la necessità di creare sia all’interno sia all’esterno del PD quelle sinergie utili a dare più efficacia alle nostre idee ed alla mia attività.

Gli amici mi confermavano la loro fiducia ed apprezzamento per il lavoro svolto come assessore all’ambiente, esprimevano anche alcune riserve sull’operato dell’Amministrazione, perchè non tutto aveva funzionato, non tutto era condiviso ma il patrimonio delle cose fatte non andava disperso , un nuovo sindaco e una squadra se pur parzialmente rinnovata avrebbe dato una nuova spinta propulsiva.

Uscii rinfrancato da quei ragionamenti anche se ribadivo agli amici di aver svolto all’interno in virtù delle mie funzioni un ruolo anche scomodo quello di approfondire tante tematiche delicate , facendomi la nomea per qualcuno dei miei colleghi di dissidente o controllore , mi fu risposto che nel PD il dissenso e’ uno dei elementi fondativi del partito, nel Settembre scorso quando nel direttivo del circolo si decise per una delegazione che doveva iniziare i contatti con le altre forze polite del centrosinistra , io e la mia componente chiedemmo di farne parte forti dell’articolo 6 dello Statuto del Partito che recita “ Il Partito democratico riconosce e rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al suo interno come parte essenziale della sua vita democratica ...” ma inutilmente anche con motivazioni francamente risibili come per esempio l’impossibilità ad avere più di 3 membri in delegazione, fummo estromessi.
Vista questa totale chiusura, abbiamo iniziato degli incontri definiti con disprezzo “carbonari”, ma invece da noi tranquillamente preavvisati con alcune forze del Centrosinistra, anche molto diffidenti e critiche con alcuni esponenti dell’Amministrazione. Gli amici che hanno partecipato a quegli incontri , facevano capire che insieme in un quadro di garanzie quelle perplessità potevano essere superate, Le stesse primarie a cui il PD stava pensando se di coalizione avrebbero garantito un esperienza più democratica e partecipativa.

Successivamente in un incontro avvenuto tra la maggioranza del PD rappresentata da Silvano Barberini e Italo Carones e la minoranza del PD rappresentata da Saverio Russo e Antonio Valentini, è emersa la chiara posizione della maggioranza, che in virtù di una auspicata serenità nella nuova amministrazione comunale, si inserisce la mia persona in una rosa d’individui problematici che non potranno partecipare alla prossima lista per le amministrative. Si afferma inoltre che per la candidatura a sindaco, l’assessore Bettarelli aveva fatto un passo in dietro per lasciare il posto alla moglie.
In quella sede la minoranza del PD ha più volte sottolineato che non sarebbe stata disposta a sostituirmi con altre candidature.
Per quanto mi riguarda reputo questo fatto di una gravità inaudita, un vero gesto di epurazione. Il sindaco uscente ha espresso con chiarezza la sfiducia nei confronti del proprio vicesindaco, prevedendo anche la dura punizione di non ritenerlo degno di partecipare alla futura lista in corso di formazione.
il Sindaco attuale con il potere del suo consenso (ottenuto grazie anche al mio lavoro) ha scelto chi sarà il suo sostituto, condannando me avversario politico alla completa eliminazione dalle liste.
Che strana democrazia, in 10 anni di vita amministrativa ho avuto molte soddisfazioni nel vedere realizzate molte mie idee e progetti, ottenendo buoni risultati; nello stesso tempo però è stato molto faticoso lavorare a fianco di un Sindaco che per sua natura è stato accentratore e poco collegiale; per lavorare fattivamente ho dovuto sempre sgomitare e questo forse può avere dato fastidio.
Nel governo di una amministrazione, non tutto può essere condiviso, ci sono stati momenti di “dissenso” che ho sempre espresso in maniera chiara e democratica, il mio comportamento non ha mai creato problemi all’ attività amministrativa e negli impegni programmatici presi con i cittadini.
Invece oggi considero il comportamento del Sindaco di condivisione ad alcuni attacchi gratuiti indirizzati alla mia persona, come elemento per generare discredito: dei permessi per carica pubblica che prendevo per lavorare, usati da alcuni amministratori e riportati alla minoranza e non solo, come dispendio eccessivo di soldi, promuovendo contro di me mozioni di sfiducia da portare in consiglio comunale; tutto questo ho subito dalla “guardia pretoriana” del Sindaco.

Per la componente di minoranza del PD a cui appartengo, il quadro è stato chiarissimo, da dicembre u.s., ma siccome essendo noi, persone scrupolose e attente al confronto, abbiamo una impostazione culturale che ci ha imposto di cercare ad ogni costo di aprire un dialogo interno, in fine ci siamo anche rivolti agli organi provinciali del partito. Niente di tutto questo è servito, anzi abbiamo perso due mesi preziosi; ho capito bene che era stato deciso tutto a tavolino dall’inizio, prima di parlare di primarie, la “conditio sine qua non” affinché la Sig.ra Lombi, accettasse di fare Sindaco, doveva essere la mia completa eliminazione dalla lista, nulla a che a vedere con la carica, il posto in giunta vicesindaco ecc. L’imposizione è stata scelta per due motivi essenziali, primo il veto posto della famiglia Bettarelli che è stato determinante, secondo la strategia di Carones nell’avere eliminato l’unico che poteva ed aveva espresso metodi e idee diverse dalle sue, su questioni che attengono alla politica degli interessi e dei gruppi di potere.

La gestione del partito in questa vicenda è stata vergognosamente strumentale, nascondersi dietro un partito dove si possiede la maggioranza, per continuare a fare attacchi gratuiti dove in poco tempo si cerca di imporre la propria verità senza che nessuno fosse intervenuto al dibattito, cercare a tutti i costi di dimostrare tra i calorosi sostenitori, anche il contrario della realtà, con menzogne e falsità. Niente di più grave richiamare alcune vicende personali da mettere a sostegno del castello accusatorio con metodi di disonesto sciacallaggio politico; nel partito, soprattutto, le tesi strumentali del sindaco hanno attecchito e la maggioranza le ha fatte proprie , quindi i Carones, Lombi, Bettarelli, Barberini, De Angelis e Tagnani hanno decretato la mia definitiva uscita.

Il sindaco e i suoi mi hanno escluso perche non ci si vuole confrontare in una sana discussione, guai a mettersi di traverso, nel partito e non solo, non si è potuto parlare mai di certi problemi, questi, il sindaco li ha sempre voluti affrontare da solo o nelle segrete stanze con i fedelissimi.

Nelle due amministrazione Carones ci sono state questioni che non potevano da me essere condivise, metodi usati che io non avrei usato, per questo avrei potuto sfasciare e mettere in difficoltà il mandato dell’amministrazione, non l’ho mai fatto per senso di responsabilità e di dovere.

Le cose potrebbero essere tante su cui avrei dovuto dissentire, ma ho espresso semplicemente il mio punto di vista, qualche esempio:

· La scelta megalomane del Sindaco, di dar corso ad Oriolo alla realizzazione di una enorme basilica dedicata a Giovanni Paolo II, giustificata da facili opportunità di lavoro, che avrebbe occupato circa 12 ettari di terreno con offerte di acquisto ai privati spaventose, anche 10 volte il valore effettivo, una speculazione assurda, devastante per la natura del nostro paese, per non parlare della variante urbanistica che avrebbe necessitato, una proposta anche offensiva per i cattolici praticanti e non solo, perché priva di serie motivazioni.

· Il museo del pane idea nata nel 1997 insieme ad alcuni amici, per la quale mi sono prestato con grande passione e determinazione, trovando anche finanziamenti, il recupero del monumento della nostra cultura contadina, da lasciare in eredità alla generazioni future, per me un po’ come un sogno nel cassetto; è stato ostacolato rallentato addirittura qualcuno ha pensato di non doverlo mai realizzare, chi? Anche Amministratori, sicuramente poteva essere restaurato già nel 2008, l’Università Agraria beneficiaria del 1° finanziamento non potendo far fronte agli interessi di preammortamento, aveva chiesto, come giusto al comune, il Sindaco si è rifiutato di farlo, mentre altre U.A. della regione Lazio destinatarie dello stesso finanziamento sono state supportate da i rispettivi comuni. Per il comune di Oriolo è stato possibile intervenire economicamente su un immobile non di proprietà solo per il Convento, per fortuna, per la mola no, chi sa perché, per questo avrei potuto manifestare formale dissenso, non l’ho fatto, con pazienza ho aspettato la fine del mandato cioè oggi, perché i lavori finalmente partissero, peccato che non avrò più titolo per portare il lavoro alla fine, quando le macine del mulino gireranno con la forza dell’acqua del Mignone, e tanti ragazzi della scuole della Regione verranno a visitarlo, apprezzandolo come unico tra i Musei didattici.

· Non mi hanno lasciato mai fare attività didattica sull’educazione ambientale nella scuola media le proposte fatte spesso non venivano accettate dal rappresentate del plesso scolastico di Oriolo, senza che il Sindaco da me opportunamente informato, avesse mai protestato formalmente, ho fatto finta di niente, addirittura mi è stato vietato l’accesso a detta scuola per verificare il funzionamento dell’impianto fotovoltaico in esercizio da diversi anni.

· La bella esperienza del laboratorio di bioarchitettura che se ben utilizzata, porterà buoni frutti per il futuro urbanistico di Oriolo, nato dalla collaborazione nell’edizione del 2009 della fiera “Una piazza per il rinnovabile” con l’INBAR provinciale e poi nazionale, è stata giudicata da taluni assessori solo un dispendio di soldi, sono dovuto stare zitto e tranquillo.

· I metodi non condivisibili usati nell’accogliere le legittime istanze dei cittadini, messi spesso in condizione di chiedere, anche su questioni che non avrebbero dovuto far intervenire ne il Sindaco ne nessun assessore, ma soltanto il dovere della macchina amministrativa nell’esercizio delle sue funzioni.


La gestione dell’edilizia, mi limito solo a dare un parere politico, altro che dissentire, Carones per 18 anni responsabile del settore prima come assessore delegato ,poi dal 2002, si è auto conferito la responsabilità del servizio tecnico, con l’alibi che doveva risolvere i problemi di gestione causati del vecchio tecnico, con una volta sola ha tolto la responsabilità a tre funzionari assegnandola a tre politici tra cui appunto se stesso;
Dopo vari affidamenti di responsabilità a tecnici di sua fiducia, nel 2010 è stato indetto un concorso pubblico per la copertura del posto “ tecnico comunale”, Appena nominato il vincitore, Architetto con esperienza e qualità professionale, il Sindaco decide di dividere l’ufficio tecnico in due aree edilizia e lavori pubblici, fino qui nulla da eccepire, ma anche contro la mia volontà decide con i suoi di dare al nuovo architetto la responsabilità del servizio della sola area lavori pubblici, dicendo che affidandogli l’edilizia ad Oriolo si sarebbe bloccato tutto, non ho mai capito come facesse ad esserne così sicuro; di fatto questo è successo, dopo 30 anni al comune di Oriolo, viene assunto con un concorso pubblico un nuovo tecnico comunale, non si utilizza per gestire un settore cosi complesso come l’edilizia ma gli si fa fare dell’altro.

Le motivazioni quindi, che mi inducono a lasciare sono solide, tanto lavoro liquidato con una estromissione non dettata dal merito. La sfiducia del Sindaco espressa decisamente nei confronti del suo Vicesindaco non motivata con fatti oggettivamente riscontrabili, ma soltanto come ostacolo da eliminare, per chiudere ad Oriolo una fase politica ed aprirne un’altra, conveniente a lui ed i suoi, senza più il contributo di una componente politica cofondatrice del Partito Democratico.

Questa non è la politica che mi appartiene, la mancanza di quel basilare livello di stima reciproca che anche in politica conduce ad operare insieme i valori di onestà, lealtà e fedeltà a cui ho sempre creduto, purtroppo sono decaduti e venuti meno.

Pertanto rimetto la delega al Sindaco e rassegno le mie dimissioni da componente di Giunta.

Oriolo Romano 14.03.2011

Alfredo Bevilacqua
Consigliere Comunale di maggioranza