Si parla tanto di Job Act la riforma del Lavoro voluta dal Governo Renzi Civica Oriolo intende con l'aiuto di vari contributi dare ai cittadini una visione piu' chiara possibile della riforma che molti nel mondo del lavoro giudicano un arretramento dei diritti
Iniziamo Pubblicando una lettera agli iscritti di un Sindacato Nazionale in occasione dello Sciopero generale del Dicembre scorso.
Carissimi iscritti e iscritte ,
Vi ricordo che le nostre trattative sul ccnl sono collegate direttamente al
contenuto del jobs act e che il suo contenuto avrà riflessi sul nostro
futuro contratto.
ORA VI RACCONTO LA FAVOLA DELL'IMPIEGATO POST JOBS ACT (tratta dal Fatto
Quotidiano del 28/11 ) che come tutte le favole è ironica e paradossale ma in
questo caso non a lieto fine
Milano anno decimo dell'era renziana del mercato del lavoro. interno
giorno. Un classico ufficio, tre postazioni di lavoro una grande finestra, è
l'ora di pranzo e un uomo solo guarda la finestra .E' Carlo G. ,laurea in
economia e commercio 45 anni, impiegato da molti anni a una società di servizi
logistici, sposato con due figlie. Da contratto lavora sette ore e dodici
minuti e guadagna 1950 euro netti al mese, non è iscritto a nessun
sindacato e non si è mai lamentato e i suoi capi lo apprezzano. Oggi però
l'impiegato Carlo G. è preoccupato. Gli è arrivata una mail dalla direzione:
"Stante che un dpcm del 2015 ci autorizza a utilizzare forme di
controllo a distanza sui dispositivi aziendali,questa direzione è qui a
chiederle informazioni sul suo comportamento del 15 novembre u.s. . Dai
dati raccolti sul suo pc risulta infatti che le operazioni di compilazione
delle buste paga risultano interrotte senza apparente motivo tra le ore 15.12 e
le ore 16.03.Come risulta inoltre dalla telecamera puntata sulla sua postazione
, e non su di lei ovviamente, come prescrive il dpcm citato, lei si è assentato
dalla postazione non solo in quel lasso di tempo, ma anche per mezz'ora nel
pomeriggio di due giorni dopo. Carlo G. suda freddo e ricorda. Nel primo caso
era dovuto corre a prendere la bambina a scuola senza aver tempo di avvisare
nessuno; la seconda era stato colto da indigestione. Mandare quelle spiegazioni
al direttore sarà un po' imbarazzante persino un po' indecoroso, ma mica può
perdere il lavoro per vergogna.
Due mesi dopo Carlo G. vine chiamato di nuovo dal direttore che gli
dice: l'azienda ha deciso di riorganizzare i propri assetti interni e così
l'amministrativo verrà fuso con il commerciale per realizzare economie di scala
ed evitare lungaggini e inutili duplicazioni di funzioni.Purtroppo caro G. la
sua posizione non è più disponibile e dunque lei in futuro si occuperà di
alcune esigenze operative di ufficio. Cioè? Qualunque cosa serva :dal fare
fotocopie al distribuire la posta fino a occuparsi di qualche pratica
all'esterno. Cralo G ribatte: " Ma io sono laureato sono inquadrato in una
categoria più alta e ci sono almeno tre postazioni libere del mio livello. Voi
non potete.. "
Il datore di lavoro:" In realtà noi possiamo eccome se lo
ricorda il jobs act ? ovviamente se lei volesse privarci del suo contributo ci
addolorerebbe ma è un suo diritto e sui diritti non si scherza."
Alla fine Carlo G. non si è dimesso ma è depresso, si trova a fare il
galoppino dei suoi ex colleghi ma per fortuna ha mantenuto lo stipendio ,
purtroppo lo chiama il capo del personale e gli dice "Vede G. noi
siamo come una famiglia ma la crisi economica e la competizione internazionale
ci costringono ad essere molto attenti ai costi , caro G. lei ultimamente lei è
svogliato, dal dispositivo gps del suo telefonino risulta che quando esce per
servizi esterni si attarda senza motivo al bar dall'altra parte della strada .E
poi vede un dipendente che fa il suo lavoro guadagna 1.300 euro lei
sfiora 1.900 .Capisce che non è razionale quindi abbiamo deciso di fare a meno
di lei . Crlo G. replica:"Ma come mi licenziate per una pausa al bar? Ma
non potete?"
Certo che possiamo lei non è gay non puo' accusarci di
discriminazione :Si ricorda il jobs act per legge le dobbiamo solo un
indennizzo.
Carlo G. viene licenziato ma riesce a trovare un altro lavoro ma ora non
guadagna più i 1.900 euro di prima e nemmeno i 1.300 previsti dal ccnl ma il
salario minimo di euro 900 previsti dal jobs act come quando faceva il
cameriere per mantenersi all'università, ha paura di tutto ma sta zitto perchè
ha almeno un lavoro.....
Se non volete questo futuro
scioperate