venerdì 29 giugno 2012

ALTERNATIVA : GRAZIE A INTERNET LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE ED ACEA CONTINUERA' AD AVERE IL CAPITALE REMUNERATO E QUINDI LA BOLLETTA DELL'ACQUA AUMENTERA' ANCORA


Ci imbattiamo in un articolo diffuso sulla rete  ( http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=41709 ) dalla maggioranza comunale di Oriolo Romano, in risposta al nostro articolo apparso in questo blog (http://alternativoriolo.altervista.org/remunerazione-del-capitale-investito/ ) sulla questione dei referendu del giugno 2011.
Nell’articolo dicono “Siamo talmente vogliosi di non rispettare il voto degli elettori, che organizziamo assemblee pubbliche sul tema. Talmente vogliosi di tradire la volontà referendaria, da lavorare per l’eliminazione dalla tariffa della remunerazione del capitale investito, puntualmente votata dall’Assemblea dei Sindaci dell’ATO dello scorso aprile in ossequio all’esito del secondo quesito”.
A parte che la vostra vogliosità nelle assemblee pubbliche hanno saputo valutarla anche i responsabili dei forum presenti all’incontro e stendiamo un velo pietoso!! Da una parte c’era l’Amministrazione con Acea e dall’altra i cittadini.
Ma affermare che siete così vogliosi di lavorare per la eliminazione della tariffa della remunerazione del capitale investito, puntualmente votata dall’Assemblea dei Sindaci è davvero troppo!! Certo che siete vogliosi!!
Noi diciamo che questa vostra voglia nasconde altro, infatti non si capisce perché i Comitati per l’Acqua Pubblica siano così imbufaliti!!
Riportiamo alcuni commenti relativi allo svolgimento di quell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO2:
Paradossalmente, di fronte ad un impegno solo formale di eliminare la remunerazione del capitale investito,l’Ato ha riconosciuto alla multinazionale Acea più di un miliardo di euro di profitti per i prossimi anni di gestione ed uno scandaloso aumento delle bollette per tutti i cittadini dei comuni appartenenti ad ATO2″.(Comitato Acqua Pubblica Castelli Romani)
Secondo la delibera votata l’azzeramento della “remunerazione del capitale investito” riguarderà solo gli investimenti decisi dopo il referendum di giugno. In teoria sembra una decisione di buon senso, ma, come è noto, il diavolo si nasconde nei dettagli. Nel pacchetto degli “investimenti” già fatti c’è poco meno di un miliardo di euro di capitalizzazione iniziale di Acea. Un valore che venne stabilito prima della firma della convenzione, avvenuta nel 2002, che comprende un teorico valore di mercato del settore acqua della multinazionale romana. Ebbene quella cifra verrà integralmente riportata anno dopo anno, sommandosi agli investimenti deliberati prima del giugno 2011, generando un sette per cento di utile – ovvero proprio quella remunerazione del capitale che il referendum ha abrogato – altissimo, che corrisponde a circa il 18% della bolletta dell’acqua. Questa cifra non viene neanche sfiorata dalla proposta di delibera, che sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla tariffa del sistema idrico integrato. Altro che accoglimento del risultato dei referendum… Questa manovra garantirà ad Acea circa 1,32 miliardi di euro di remunerazione del capitale fino al 2024. Si tratta, dunque, di un’operazione di marketing, una sorta di cipria che si vuole spacciare ai cittadini come una decisione rivoluzionaria”. (Comitato Acqua Pubblica castelli Romani)
“Un altro sopruso è stato attentato da parte di ACEA, con il beneplacito di molti comuni, Roma in primis e Provincia di Roma a seguire, verso i cittadini del bacino ATO2. Infatti martedì 17 aprile presso palazzo Valentini è andato in scena un film horror degno del miglior Dario Argento sulla delibera presentata da ACEA per il rinnovo della tariffa sulle bollette dell’acqua durante la conferenza dei sindaci dell’ATO2.
Ebbene la delibera è passata senza colpo ferire, i sindaci l’hanno votata, anche se c’è stata una delegazione di 15 sindaci, troppo pochi rispetto ai 112; con capofila Genzano e Velletri che ha provato a fare ostruzione e chiedere un rinvio della conferenza anche spinti dal pungolamento continuo del comitato acqua dei castelli romani … neanche a dirlo, richiesta di rinvio negata.
La delibera votata è un vero scempio, infatti si sarebbe dovuta eliminare la remunerazione del capitale investito, come chiesto da uno dei referendum di giugno 2011, ma così non è stato perché ACEA in praticaaumenterà del 3,5% la bolletta con un sicuro guadagno di 1,32 miliardi di euro dal 2012 al 2024, in barba a quanto deciso dai cittadini italiani”. (Movimento 5 stelle).
I nostri amministratori spiegano nell’articolo che “Alternativa Civica non capisce che definire i principi della gestione del servizio idrico non può significare trasformare il dibattito sul tema in un gioco in cui deve essere la parte a prevalere a dispetto del tutto. Non capisce che su questa questione la politica viene prima della polemica. Che il raggiungimento dell’obiettivo è un successo per il paese, e non per noi o per loro”. Allora dobbiamo dire che a non capire siamo in molti, e non crediamo che tutti abbiano problemi personali con gli amministratori di Oriolo (come intendete far credere).
Nel nostro precedente articolo ( http://alternativoriolo.altervista.org/remunerazione-del-capitale-investito/ ) abbiamo spiegato chiaramente che nella gestione dell’acqua ci girano attorno grossi interessi, volano milioni di euro e non siamo disposti a pensare che Caltagirone o la Suez francese siano dei benefattori!!
Nell’agosto del 2011, a pochi mesi dall’esito del referendum che avrebbe dovuto frenare gli investimenti privati nelle società che gestiscono il servizio idrico, Caltagirone investe 12 milioni di euro!!! D O D I C I   M I L I O N I di euro!!
Forse sapeva già come sarebbe finita la storia?
Se ci tolgono il petrolio imprecheremo, e tanto, ma le nostre gambe non ce le può togliere nessuno.
Se ci tolgono l’acqua saremo un popolo di schiavi.

Apriamo gli occhi prima che sia troppo tardi.
Non vi chiediamo di sposare nessuna tesi, tantomeno la nostra, a prescindere o per partito preso.
Vi chiediamo solamente di informarvi, approfondire l’argomento ed essere partecipi.
Non ci scandalizziamo quando poi Milena Gabanelli, in una puntata di Report, definisce Caltagirone come “Re di Roma” (insieme ad altri palazzinari) e i sindaci Veltroni e Rutelli supini  ai voleri dei potenti.
Report non ha esitato a dare l’ultima coltellata: i costruttori versano somme cospicue, oltre che alla Lega,  al Partito Democratico, e prima ai DS.

Se Caltagirone è l’autore del “Sacco di Roma”, perché dovrebbe comportarsi diversamente con la nostra acqua?
E perché i politici che prima hanno permesso quello scempio urbanistico ora sono gli stessi che si battono per impedire che passi l’esito referendario?
Ricordiamo ancora una cosa. Caltagirone è il suocero di Casini, ex amico e alleato di Berlusconi ed ora intimo di Bersani, tanto da ventilare una coalizione tra UDC e PD alle prossime elezioni.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!!!

REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO : ALTERNATIVA RISPEDISCE AL MITTENTE LE ACCUSE DI POLEMICHE PERSONALI


PERCHE’ E’ COSI’ DIFFICILE INSERIRE QUESTE 5 PAROLINE NELLO STATUTO COMUNALE?

Ci sa dire il nostro consigliere comunale Rallo Emanuele perché ad oltre un anno il Comune di Oriolo Romano non ha recepito nel suo Statuto Comunale la volontà espressa dai cittadini tramite i referendum di giugno 2011?
Ci sa dire, sempre il suddetto consigliere, perché la proposta del consigliere Gabriele Caropreso, che recepiva alla lettera quanto richiesto dai comitati promotori dei referendum sull’acqua bene comune, in quel famoso Consiglio Comunale sarebbe stata sicuramente respinta? Se durante lo svolgimento del Consiglio Alternativa Civica non avesse proposto di rinviare la votazione per cercare di arrivare ad una proposta comune, l’emendamento sarebbe stato bocciato a maggioranza. Forse era quello che bisognava fare, così adesso nessuno più poteva nascondersi dietro un dito!! Ma a noi interessava che quell’emendamento passasse. Per questo non abbiamo piantato bandierine, non abbiamo nemmeno pensato che ci saremmo venduti bene questo passo falso della maggioranza. No. Noi abbiamo votato si ai Referendum con convinzione e per questo in quella seduta abbiamo cercato di mediare. Non abbiamo nemmeno preteso un nostro rappresentante nella commissione che avrebbe dovuto redigere una proposta comune, non ci interessava avere la maternità di alcunché. Gabriele Caropreso aveva fatto una proposta condivisibilissima e a noi andava bene che rappresentasse la minoranza consiliare tutta.
Tanto per rinverdire la memoria, riportiamo testualmente quanto detto in quel Consiglio Comunale:
” Il Comune non ha mai dato in gestione all’ACEA l’acqua” (Carones) ad Oriolo sappiamo tutti a chi dobbiamo rivolgerci per consumi, allacci e quant’altro riguarda l’acqua, sin dal 2007. Quindi un primo falso, tanto per indirizzare la discussione.
“Una cosa non si può condividere (riferendosi alla proposta in discussione) … senza rilevanza economica …. possiamo fare demagogia quanto vogliamo, ma se siamo seri …. non può essere un servizio privo di rilevanza economica…. se vogliamo fare demagogia e vogliamo dì che l’acqua nun se deve pagà lo possiamo pure dì…. servizi pubblici locali non a rilevanza economica sono quei servizi a carico della fiscalità che significa che nun se paga la bolletta” (Carones) Secondo clamoroso falso, solo il nostro vicesindaco può pensare che la non rilevanza economica equivalga alla gratuità del servizio. Ma forse Carones è convinto che il Consiglio Comunale di Oriolo Romano sia composto da 9 consiglieri pecoroni non pensanti ai quali puoi raccontare fandonie, eccetto lui ovviamente, in quanto presente in veste di tecnico alle sedute consiliari ed i tecnici come si sa non sbagliano mai!!
“Non mi convince … il Consiglio Comunale da solo, senza aver coinvolto la cittadinanza, senza aver coinvolto il gestore (?), senza aver coinvolto le associazioni, i comitati civili prende e legifera… penso che un ascolto approfondito della cittadinanza sia importante” (Rallo).
Vogliamo ricordarti, caro Emanuele, i risultati referendari di Oriolo Romano:
REFERENDUM SULLA RILEVANZA ECONOMICA DELL’ACQUA
VOTANTI 67,76% – SI VOTI 1.908  95,53%
REFERENDUM SULLA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO
VOTANTI 67,76% – SI VOTI 1.926 96,76%
Vogliamo ricordarti anche che, la lista che tu rappresenti “Insieme per Oriolo” ha ottenuto 1.432 voti il 62,05% (i votanti furono circa il 10% in più alle votazioni comunali, quindi in valori assoluti i voti ottenuti sono in proporzione meno), non per questo qualcuno si è mai permesso di eccepire  sulla legittimità delle vostre deliberazioni.
Non ci è mai passato per la testa  di dirvi che, prima di decidere qualcosa, dovete vagliare la volontà dei cittadini. Avete ottenuto un’investitura democratica e popolare (magari tu non proprio, ci sei arrivato tramite una scorciatoia) e quindi avete tutti i diritti di Amministrare senza alcuna limitazione, se non quella del rispetto delle leggi. La volontà degli elettori va rispettata sempre e comunque.
Però tu, di fronte a circa 2.000 cittadini oriolesi che si sono espressi per i due SI al referendum, candidamente affermi che non possiamo legiferare perché prima sarebbe stato opportuno coinvolgere il gestore?
Qualcuno avrebbe detto: Ma mi faccia il piacere!!!!
MA PERCHE’ TANTE RETICENZE SU QUELLE 5 PAROLINE “SENZA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO”?
ACEA è stata per circa novant’anni un’azienda pubblica virtuosa, finché nel 1998 con il sindaco Francesco Rutelli, venne trasformata in Società per Azioni di diritto privato ma a capitale  prevalentemente pubblico. Contro tale scelta Rifondazione comunista promosse un referendum cittadino, che per pochi voti non raggiunse il quorum necessario e così, nel 1999, il 49% delle azioni dell’Azienda venne collocato in borsa.
Negli anni più volte il Consiglio Comunale capitolino è dovuto intervenire a tappare i buchi determinati da avventure imprenditoriali e iniziative discutibili dei manager, una per tutte, quella della telefonia mobile, a dimostrazione che, se ce ne fosse bisogno, il privato non è migliore del pubblico.
Nell’agosto 2011, a pochi giorni dal referendum che sancisce la non remunerazione del capitale investito, Gaetano Caltagirone investe altri 12 MILIONI di euro in ACEA, passando dal 15,2 al 16.05% dell’azienda.
L’ACEA ha avuto dalle Autorità di ambito (ATO) l’assicurazione (in attesa che la nuova authority per l’acqua vada a colmare il vuoto normativo creato dal referendum) che le sue bollette idriche non subiranno decurtazioni (ilsole24ore.com).
Nel novembre 2011 il gruppo SUEZ incrementa la sua quota azionaria nell’ACEA passando al 5,7 all’8,6% (gazzette.it).
Aprile 2012 dal corriere.it: secondo Caltagirone “c’è una legge che obbliga la società alla privatizzazione entro il 30 giugno del 2013, per questo se quello che fa la Pubblica Amministrazione in violazione di legge ci danneggia, ci deve risarcire”.
“La conferenza dei Sindaci dell’Ato2 ha approvato martedì scorso la delibera sulla modifica della tariffa. Paradossalmente, di fronte ad un impegno solo formale di eliminare la remunerazione del capitale investito,l’Ato ha riconosciuto alla multinazionale Acea più di un miliardo di euro di profitti per i prossimi anni di gestione ed uno scandaloso aumento delle bollette per tutti i cittadini. 
Altro che accoglimento del risultato dei referendum. Questa manovra garantirà ad Acea circa 1,32 miliardi di euro di remunerazione del capitale fino al 2024″ (20 aprile 2012 Coordinamento Comitati Acqua Pubblica Castelli Romani).
“Disatteso il referendum abolita la remunerazione del capitale investito abrogato dal referendum adesso appare sotto altra voce, quello che sta facendo l’Authority è di costruire un indice cioè ricavare una percentuale sotto la copertura degli oneri finanziari ma, in realtà, interviene per pagare gli investimenti.” (Comunicato del Comitato Nazionale Acqua Pubblica mese giugno 2012).
Come si nota dunque, la questione non si è risolta con il voto dei cittadini. Purtroppo in questo povero Paese i cittadini contano sempre meno!
I comitati per l’acqua si stanno ancora battendo per abolire la remunerazione del capitale investito, ma non per cavilli, nemmeno per piantare bandierine, né tantomeno per arrivare primi ma perché in ballo ci sono MILIARDI di euro da una parte ed i diritti dei cittadini dall’altra, e da questa battaglia impari difficile che ne escano vincitori i referendum.
E’ una questione di lana caprina? Non c’è differenza tra “senza scopo di lucro” e “senza remunerazione del capitale investito”? Non lo crediamo.
La maggioranza degli italiani ha deciso: il servizio idrico è un servizio senza rilevanza economica e non deve prevedere la remunerazione del capitale investito.
Per una volta accettate il verdetto delle urne, senza cambiare il senso alle parole.
Se dietro a questi giri di parole non c’è altro (non ci vorrete mica far pensare che essendo Caltagirone il suocero di Casini…… o che la Hera spa, che gestisce il servizio idrico in Emilia Romagna…..) il popolo sovrano ha deciso, i politici si adeguino!
Altrimenti è una storia già vista: nell’aprile 1993 il 90,3% degli italiani dicono NO al finanziamento pubblico ai partiti e nel dicembre dello stesso anno il Parlamento riformula la legge sul rimborso elettorale ai partiti. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, l’arresto di Lusi è solo l’ultimo tassello in ordine cronologico di una lunga serie di illeciti.

Ai cittadini chiediamo di informarsi, di partecipare, di spingere affinché ogni singolo voto sia rispettato.
Per noi stessi, per la democrazia e per il futuro.
Non è più tempo di delegare decisioni così importanti, quando ci renderemo conto di ciò che è successo sarà forse troppo tardi.

lunedì 25 giugno 2012

Servizio Idrico: L’Amministrazione Comunale (PD,IDV e R.C.) boccia in Consiglio l’emendamento di “Alternativa Civica”, che recepisce i quesiti referendari.


Il 24/2/2012 è stata pubblicata la proposta di modifica dello statuto Comunale: “Art. 31bis – Riconoscimento dell’acqua come bene comune”, elaborato da una commissione consigliare, in cui Alternativa Civica non era rappresentata; per questo il 27 marzo 2012, abbiamo proposto un nostro emendamento  con l’obbiettivo di recepire appieno  i quesiti referendari :
·        Riconosce l’acqua come bene comune pubblico, senza rilevanza economica;
·        Riconoscere che la gestione del servizio idrico integrato deve essere svolta, senza profitto e remunerazione del capitale investito.
Il documento approvato dalla maggioranza nel consiglio comunale del 21/06/2012, omette di proposito il principio di, bene comune pubblico senza rilevanza economica, su questo punto forte opposizione è stata  dimostrata in prima battuta, soprattutto dal vicesindaco Carones; inoltre il documento sostituisce, il senza profitto e remunerazione del capitale investito, con un generico senza scopo di lucro. Ma come!! cosa dobbiamo pensare, nell'ultimo Consiglio abbiamo assistito a tagli sui servizi (scuola, soggiorni minori e anziani, sport...) ed aumenti di tasse (deliberato l'aumento dell'addizionale Irpef, che comporterà una maggiore entrata di ca. 50.000 €, però la maggioranza si batte strenuamente per la salvaguardia del capitale delle multinazionali dell’acqua e dei vari Caltagirone & C? Della serie: tuteliamo i ricchi e tassiamo i poveri!!
Per noi, ciò che abbiamo emendato, dovevano essere sani principi da recepire nello statuto comunale, pensavamo che fosse così anche per l’Amministrazione, che aveva partecipato con il Sindaco Lombi con tanto di fascia tricolore e gonfalone alla manifestazione contro la cessione di un consistente  pacchetto azionario di ACEA da parte del comune di Roma, di fatto favorendo così l’aumento della Governance privata. Poi loro che fanno, nelle segrete stanze rigirano le carte in tavola, tu voti, pensi di decidere e a loro non importa nulla della volontà dell'elettorato, quasi come se quest'ultimo fosse un insetto fastidioso.
Pensavamo che quelli della maggioranza la pensassero come noi, dopo che il Sindaco Lombi nella lettera inviata ad Alemanno che aveva copiato dal Sindaco del Comune di Corchiano, il quale invece, ha già deliberato la variazione di Statuto recependo che il Servizio idrico, deve essere privo di rilevanza economica (frase magica che vuol dire che il Servizio idrico viene tolto da logiche di Mercato).
I consiglieri di Maggioranza hanno deciso di bocciare l’emendamento di Alternatica Civica per Oriolo parlando di approvare nuovi documenti di Giunta, ma perché non emendare subito ed ottenere un voto unanime, perché giocare così con la democrazia con metodi vecchi e spregiudicati?  Conosciamo  bene  quelli del Vice Sindaco Carones, ma sentire certe arrampicate verbali dal nuovo che avanza, ci lascia sconcertati , così non sono i giovani che cambiano la politica, ma l’esatto contrario.
Il Sindaco Lombi componente delle conferenza dei Sindaci dell’ ATO 2, che decidono sulle tariffe, hanno riconfermato anche per il 2012 le tariffe con la ‘’remunerazione del capitale investito’’ del 7%, che significa per cittadini di Oriolo, pagare il 18% in più sulla bolletta dell’acqua, nonostante questo fosse  abrogato dal Referendum.
E si, questo Comune sta, di giorno in giorno, diventando sempre meno virtuoso!!
Il gruppo  Alternativa Civica per Oriolo



mercoledì 20 giugno 2012

IN VISTA DI IMPORTANTI DECISIONI A PARTIRE GIA' DA GIOVEDI 21 GIUGNO

SERVIZIO IDRICO E BILANCIO 2012


CHIEDIAMO: COERENZA E PRUDENZA

ALTERNATIVA CIVICA PER ORIOLO CHIEDE DI DISCUTERE L’EMENDAMENTO CHE RECEPISCA CHE IL SERVIZIO IDRICO DEVE ESSERE PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA.

Evidenziando che L’Amministrazione Comunale si è mobilitata con manifesti, partecipando ad una manifestazione a Roma (dove era presente anche Alternativa Civica ), ed anche inviando una lettera al Sindaco Alemanno, esprimendosi con chiarezza contro la possibile vendita di un consistente pacchetto azionario (21%) di Acea da parte del Comune di Roma. Rileviamo che Il testo della lettera del Sindaco Lombi è praticamente identico al testo della lettera del Sindaco di Corchiano Bengasi Battisti, (depositata all’assemblea dei forum dell’acqua in data 14 aprile), il quale, nel proprio Comune si è speso per la variazione dello statuto Comunale, in cui è stato recepito che il servizio idrico è servizio pubblico privo di rilevanza economica. Considerando che Alternativa Civica, ha presentato un emendamento in tal senso datato ormai 25 Marzo, molto simile nella sostanza a quanto proposto in data 18 Luglio 2012 dal consigliere Caropreso della lista Uniti per Oriolo. Chiediamo quindi al Sindaco, al più presto, la discussione del nostro emendamento in consiglio comunale, in cui si recepisce a pieno quanto approvato dal referendum: il servizio idrico è un servizio pubblico senza rilevanza economica, la gestione è svolta senza profitto e remunerazione del capitale investito .

L’IMU UNA TASSA MUNICIPALE?

CON NOSTRO PRECEDENTE MANIFESTO ABBIAMO SOTTOLINEATO CHE L’IMU E’ UNA TASSA DELIBERATA DAL GOVERNO MONTI (APPOGGIATA ANCHE DAL PD ) IL CUI GETTITO PRIMA CASA E 50% DELLA SECONDA VA AL COMUNE, DA NOSTRI CALCOLI, NONOSTANTE INCOMPRENSIBILI RITARDI NEL RICEVERE DATI UFFICIALI DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE, CONFRONTANDO ANCHE I DATI DI ALTRI COMUNI DEL CIRCONDARIO, SIAMO GIUNTI ALLA CONCLUSIONE CHE QUESTA IMU CHE IL COMUNE INCASSERA’, COPRIRA’ BUONA PARTE DEI TAGLI DISPOSTI DAL GOVERNO AGLI ENTI LOCALI, UN COMUNE CHE RICORDIAMO NEL 2010 HA AVUTO UN AVANZO DI CIRCA 85.000 €, NONOSTANTE ANCORA NON ABBIA DELIBERATO IL CONSUNTIVO 2011, (I TERMINI SCADEVANO IL 30 APRILE 2012), PRESUMIBILMENTE AVRA’ ANCHE SE IN FORMA RIDOTTA UN AVANZO DA UTILIZZARE NELL’ESERCIZIO 2012. PERTANTO CHIEDIAMO PRUDENZA ALL’AMMINISTRAZIONE, NELL’APPLICARE, INGIUSTIFICATI ED ULTERIORI AUMENTI DI TASSE; SI STANNO PAVENTANDO TAGLI (LE MAMME SONO PREOCCUPATE) AL COMPARTO DELLA SCUOLA E ALL’ATTIVITA’ DEI RAGAZZI. AL PROSSIMO CONSIGLIO GIOVEDI 21 GIUGNO, VEDREMO LE INTENZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE, SE AUMENTARE L’ADDIZIONALE IRPEF ATTUALMENTE ALLA 0,4 %; IL NOSTRO RUOLO COME ABBIAMO PROMESSO, SARA’ QUELLO ANCHE DELLE PROPOSTE ALTERNATIVE, PER SALVAGUARDARE I SERVIZI, SAREMO INFLESSIBILI SE L’AMMINISTRAZIONE DECIDERA’ DI PORTARE AVANTI AUMENTI INCONDIZIONATI .

Alternativa Civica -
 L’OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA

Anche ad oriolo gli anni del Corvo ..... si concludono con una condanna


domenica 10 giugno 2012