Per la terza volta in due anni il Consiglio è chiamato a
legittimare un debito fuori bilancio, prassi in violazione della legge, ma che
ad Oriolo sembra sia divenuta una regola.
Nulla da eccepire sul fatto che eventi calamitosi, come la
neve del febbraio 2012, siano eventi che portano gli amministratori a dover
agire con urgenza e spesso, soprattutto nei comuni dove questi eventi sono
eccezionali, in assenza di coperture finanziarie.
Tuttavia in questa sede abbiamo l’obbligo di procedere al
controllo degli atti che hanno determinato il debito fuori bilancio e valutarne
la portata.
E’ proprio da un controllo approfondito che abbiamo notato
delle anomalie.
L’Università Agraria di Oriolo Romano ha prodotto fattura
per nr. 120 ore, 15 giorni consecutivi per 8 ore di lavoro giornaliere.
Considerando che l’Università Agraria aveva alle sue dipendenze un solo
operaio, va da se che è impossibile aver svolto un tale monte ore nell’arco di
15 giorni, comprensivi di 2 sabati e 2 domeniche.
La ditta Tiburzi Maurizio, in soli 8 giorni di lavoro ha
fatturato 89 ore (in 3 giorni avrebbe svolto lavori per 48 ore). Nulla da
eccepire se la ditta ha assunto personale per lo svolgimento del servizio,
visto chela stessa ditta ha prestato servizio per emergenza neve anche nel vicino
comune di Canale Monterano.
Tuttavia allo stato delle cose, il monte ore non appare congruo.
Tuttavia allo stato delle cose, il monte ore non appare congruo.
Anche la ditta Chirichilli Dante in un sol giorno ha
fatturato 32 ore, ora anche se in presenza di 2 mezzi messi a disposizione
della ditta, appare ovvio che almeno entrambi abbiano lavorato per 16 ore in
una sola giornata. Forse il sig. Chirichilli avendo scritto nella sua nota “16
ore – 2 mezzi” intendeva 8 ore di lavoro per ciascun mezzo e non 16? Lo stesso
vale per il giorno successivo “10 ore – 2 mezzi”? Non siamo stati in grado di
appurarlo.
Più coerenti ci appaiono le altre fatture presentate dalle
ditte Castori Sandro, Zamparini Giuseppe, Gasperini Antonio, Mecca Fabrizio,
Mercuri Antonio, le quali hanno fatturato tra le 4 e le 8 ore giornaliere per
alcuni giorni.
In virtù di quanto appena detto, si chiede pertanto di
stralciare le posizioni delle ditte: Università Agraria di Oriolo Romano,
Tiburzi Maurizio e Chirichilli Dante solamente per procedere ad un chiarimento
rispetto a quanto da noi evidenziato e procedere alla legittimazione del debito
fuori bilancio relativo alle altre ditte per un importo di € 8.949,77.
Nel contempo si richiede un incontro con le altre ditte ed i
Consiglieri Comunali per procedere ad un approfondimento della quantificazione
oraria dei lavori e quindi, eventualmente, procedere alla convocazione entro il
mese di dicembre di un ulteriore Consiglio Comunale per legittimare l’ulteriore
debito fuori bilancio.
In caso tale proposta non venga accolta il gruppo di
Alternativa Civica per Oriolo è obbligata, in virtù di quanto disposto
dall’art.194 del TUEL, a non legittimare il debito fuori bilancio relativo a
“emergenza neve febbraio 2012” in quanto impossibilitato a verificarne
l’effettiva prestazione.
Oriolo Romano 06/12/2013
Alternativa
Civica per Oriolo
Ove l’ente acquisisca un servizio in assenza dei presupposti
contabili, viene a determinarsi una situazione anomala che, in linea di
principio, non comporta l’insorgere di alcun obbligo a suo carico. Tuttavia,
qualora l’ente locale fornisca la concreta prova della utilità, congiunta
all’arricchimento derivante dalla prestazione che si intende riconoscere come
"legittimamente svolta", pur in assenza del rispetto dei canoni giuscontabilistici,
l’attività irregolarmente realizzata può essere ricondotta all’interno della
sua contabilità.
I due requisiti, secondo la previsione dell'art. 194
T.U.E.L., devono coesistere: il debito deve essere conseguente a spese
effettuate nell’ambito di competenze dell’ente locale, circostanza che ne
individua l’utilità, e la spesa deve, comunque, rivelarsi produttiva di un
arricchimento, valutabile come accrescimento patrimoniale o risparmio di spesa,
il che significa, in altri termini, che il Consiglio Comunale deve valutare
l’utilità dell’acquisto o del servizio per l’ente e, solo in caso di esito
positivo di tale valutazione, assumere su sé medesimo -e dunque sull'ente- la
responsabilità di ricondurre la procedura nella contabilità, senza che, però,
la irregolarità venga rimossa.
Da qui, la necessità che il Consiglio proceda ad una
valutazione della fattispecie di spesa irregolarmente posta in essere vagliando
l’esistenza tanto delle condizioni (utilità ed arricchimento) espressamente
previste dall’art. 194, co. 1, lett. e), del T.U. del 2000, quanto delle
ragioni in base alle quali gli organi di amministrazione dell’ente disattesero
le regole per l’assunzione del regolare e pieno impegno della spesa relativa al
servizio in questione, e ciò al fine di accertare eventuali responsabilità, e
di evitare che si ripetano analoghe situazioni di irregolarità nella gestione
della spesa.
Diversamente operando, l’organo consiliare finirebbe per
assecondare, attraverso una sorta di 'automatismo procedimentale' assolutamente
non consentito dall’ordinamento, una serie indiscriminata di iniziative di
spesa autonome e scoordinate, illegittimamente assunte in violazione delle
regole finalizzate al rispetto della programmazione della spesa, scaricandone
le conseguenze in via sistematica sul Comune, in tal modo determinando, sia
pure indirettamente, una situazione di permanente illegittimità e precarietà
finanziaria (Sez. Giur. Trentino Alto-Adige- Sede di Trento, sentenza n. 31 del
05-06-2008).
Fattispecie che sempre più spesso viene adottata dal Comune di Oriolo Romano.
Fattispecie che sempre più spesso viene adottata dal Comune di Oriolo Romano.
A differenza di quanto riportato all’odg nella Convocazione
dell’odierna seduta di Consiglio Comunale, non vi è un “riconoscimento dei
debiti fuori bilancio”, ma una legittimazione degli stessi da parte del
Consiglio Comunale.
Nel caso in esame, con determinazione del 12/03/2007 n.
36/TEC, il responsabile del servizio, nonché Sindaco del Comune di Oriolo,
Italo Carones affidava l’incarico agli architetti Pagliaccia Paolo e Alfredo di
redigere un progetto preliminare dei lavori di realizzazione di un centro
polifunzionale, l’atto era privo della necessaria copertura finanziaria.
Nella stessa determina Carones dava atto che i lavori di progettazione (anche se l’incarico era semplicemente per una progettazione preliminare e non esecutiva) non potevano essere svolti dai dipendenti comunali che non erano in possesso dei requisiti richiesti.
Infatti alla determina il Sindaco Carones allega dichiarazione del responsabile del servizio geom. Ottaviani Pietro, il quale afferma: “Il sottoscritto geom. Ottaviani Pietro…. Che la realizzazione del centro polifunzionale…..richiede l’apporto di una pluralità di competenze professionali eccedenti quelle del personale tecnico dipendente”. La dichiarazione del geom. Ottaviani è datata 12 marzo 2007, tuttavia la dichiarazione non è sottoscritta dal geometra Ottaviani, come dovrebbe visto l’incipit “Io sottoscritto Ottaviani Pietro”, bensì dal Sindaco Italo Carones.
Tale grave anomalia inficia obiettivamente la determinazione 36/TEC del 12/03/2007 che è propedeutica al debito fuori bilancio.
Non solo, sempre nella determina in oggetto, il Sindaco Carones attesta l’urgenza con cui si deve procedere all’affidamento per la redazione del progetto preliminare, stante l’imminenza della scadenza dei termini perla presentazione della richiesta di accesso ai fondi regionali. Pertanto si riteneva di non dover espletare la procedura di selezione dei professionisti per la presentazione di una offerta economica.
Orbene, la determina veniva emanata in data 12 marzo 2007 ed il progetto preliminare veniva consegnato in data 28 febbraio 2009, esattamente due anni dopo la determina.
Pertanto appare evidente che, con un artifizio, si è voluto soprassedere agli obblighi di trasparenza.
Nella stessa determina Carones dava atto che i lavori di progettazione (anche se l’incarico era semplicemente per una progettazione preliminare e non esecutiva) non potevano essere svolti dai dipendenti comunali che non erano in possesso dei requisiti richiesti.
Infatti alla determina il Sindaco Carones allega dichiarazione del responsabile del servizio geom. Ottaviani Pietro, il quale afferma: “Il sottoscritto geom. Ottaviani Pietro…. Che la realizzazione del centro polifunzionale…..richiede l’apporto di una pluralità di competenze professionali eccedenti quelle del personale tecnico dipendente”. La dichiarazione del geom. Ottaviani è datata 12 marzo 2007, tuttavia la dichiarazione non è sottoscritta dal geometra Ottaviani, come dovrebbe visto l’incipit “Io sottoscritto Ottaviani Pietro”, bensì dal Sindaco Italo Carones.
Tale grave anomalia inficia obiettivamente la determinazione 36/TEC del 12/03/2007 che è propedeutica al debito fuori bilancio.
Non solo, sempre nella determina in oggetto, il Sindaco Carones attesta l’urgenza con cui si deve procedere all’affidamento per la redazione del progetto preliminare, stante l’imminenza della scadenza dei termini perla presentazione della richiesta di accesso ai fondi regionali. Pertanto si riteneva di non dover espletare la procedura di selezione dei professionisti per la presentazione di una offerta economica.
Orbene, la determina veniva emanata in data 12 marzo 2007 ed il progetto preliminare veniva consegnato in data 28 febbraio 2009, esattamente due anni dopo la determina.
Pertanto appare evidente che, con un artifizio, si è voluto soprassedere agli obblighi di trasparenza.
La determina 36/TEC è una palese violazione dei parametri di
imparzialità e buon andamento sussumibili, appunto, nel principio di
concorrenza, che deve presiedere le scelte dell'Amministrazione aventi ad
oggetto qualsiasi commessa pubblica di lavori, forniture e servizi.
Sta di fatto che ad oggi il Consiglio Comunale deve
attestare la legittimità di un debito fuori bilancio pari ad € 14.644,58 per il
pagamento di un progetto preliminare, redatto nel 2008, che, vista la sua
vetustà, non è più adeguato a tutte le normative edilizie che si sono succedute
nei 5 anni successivi.
Quanto appena esposto evidenzia un comportamento non solo
contrastante con norme e principi giuridici, ma caratterizzato anche da
assoluta noncuranza per gli aspetti finanziari dell'agire amministrativo,
connotandosi, pertanto, in termini di massima negligenza.
Pertanto il gruppo consiliare di Alternativa Civica per
Oriolo, considerato che i requisiti, secondo la previsione dell'art. 194
T.U.E.L., per i quali il debito deve essere conseguente a spese effettuate
nell’ambito di competenze dell’ente locale, circostanza che ne individua
l’utilità, e la spesa deve, comunque, rivelarsi produttiva di un arricchimento,
valutabile come accrescimento patrimoniale o risparmio di spesa, sono stati
palesemente disattesi, esprime voto contrario alla legittimazione di tale
debito fuori bilancio.
Oriolo Romano 06/12/2013
Alternativa
Civica per Oriolo
Queste sono le dichiarazioni messe a verbale dal Gruppo Di Alternativa Civica per Oriolo al termine della seduta del Consiglio Comunale chiamato a discutere di debiti fuori bilanci, nella prima dichiarazione il Gruppo di Alternativa aveva segnalato alcune anomalie di natura contabile ed aveva chiesto un incontro in tempi brevi per risolvere il problema con spirito costruttivo , ma la maggioranza come al solito è andata diritto. Ora sarà la Corte dei Conti ad analizzare queste pratiche anomale di questa Amministrazione che rappresentano una novità nella storia delle Amministrazioni Comunali. Se la Corte dei Conti nonostante la mole di lavoro di questi ultimi anni, avvierà una procedura di infrazione i Consiglieri che hanno votato a favore potrebbero essere chiamati in solido a risopndere di queste pratiche anomale.