lunedì 14 ottobre 2013

I Comitati di cittadini si riuniscono in parrocchia

ROMA - Stop ai camion compattatori dell’Ama, festa nella Valle Galeria. E’ definitivamente chiusa la mega discarica di Malagrotta, uno degli impianti più grandi d’Europa, la cui capacità era da tempo esaurita e la cui operatività è stata più volte prorogata nel corso dell’ultimo triennio, fino a far scattare due procedure d’infrazioni dell’Ue. Intanto continuano le proteste a Falcognana, dove i manifestanti del presidio di via Ardeatina si dicono « solidali con gli abitanti dell’area di Bracciano» - dove in tre mesi arriveranno 20 mila tonnellate di rifiuti da Roma - e annunciano: giovedì 3 ottobre dalla Falcognana partiranno alcuni pullman diretti alla discarica di Bracciano «per rafforzare la contestazione» e studiare forme di lotta comune.
DALLA PARROCCHIA ALLE BARRICATE - Già mercoledì sera associazioni, comitati, cittadini e famiglie di Bracciano si riuniscono - presso l’oratorio della parrocchia accanto a piazza don Cesolini - per discutere dell’arrivo dei rifiuti. Insieme a loro, rappresentanti dei comitato no rifiuti di Cerveteri, Riano, Falcognana. Si dicono pronti alle barricate e contestano il sindaco di Bracciano , Giuliano Sala, che ai microfoni di Radio Manà Manà si difende: «Tutti i rifiuti che arrivano da Roma nella discarica Cupinoro sono trattati. Prima invece a Cupinoro c’erano rifiuti indifferenziati, quindi ora c’è sicuramente una migliore situazione di controllo ambientale». Qualcuno però pensa la discarica possa diventare l’alternativa a Malagrotta: «Ciò non è possibile - ribatte Sala - perché Roma produce 65 mila tonnellate al mese e 800 mila tonnellate all’anno di rifiuti trattati e noi daremo spazio per 20 mila tonnellate».
Veduta di Bracciano
24 COMUNI IN UN INVASO - Il Comitato Rifiuti Zero di Passoscuro (località che dista 15 km dalla discarica) sottolinea come a Cupinoro sversino già i propri rifiuti «ben 24 comuni dell’area nord-ovest di Roma» e come, dalla fine del 2011, i residenti temano «un possibile ampliamento della discarica, come da richiesta della Bracciano Ambiente» che la gestisce. «Nel programma pluriennale 2013-2017 della Bracciano Ambiente - spiega il Crz - è comunque previsto l’ampliamento della discarica per 400 mila m3 di capacità». Lo stesso programma «conferma il progetto di impianto a biogas da Forsu, ma annuncia anche un passo indietro in senso positivo per quanto riguarda il resto dell’impiantistica: il Tmb sarà dedicato al recupero di materia e alla valorizzazione dei materiali provenienti da raccolta differenziata».
COME SULL’ARDEATINA - «Il metodo è lo stesso di Falcognana - attaccano dal presidio No Discarica Divino Amore - . Decidono di nascosto sulla testa dei cittadini». Per questo i comitati no-discarica della Falcognana hanno preso contatto con le associazioni di abitanti dell’area di Cupinoro: «Siamo molto preoccupati», ammette la portavoce del comitato SalviamoBracciano, Anna Orsini, sottolineando le perplessità dei residenti sulla scelta della società che gestisce la discarica di Cupinoro di accogliere una parte dei rifiuti di Roma.
ORGOGLIO POLITICO - Intanto per Valle Galeria, a 24 ore dai lucchetti apposti ai cancelli del sito di conferimento della Co.la.ri., gli abitanti gioiscono e le istituzioni rivendicano il risultato: «Sono davvero molto felice perché insieme a un gruppo di amministratori seri, rigorosi e perbene stiamo festeggiando una data epocale», ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel corso di una conferenza stampa congiunta, in Campidoglio, con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, commentando la chiusura di Malagrotta.

35 ANNI DI ATTESA - «Penso che il primo ottobre del 2013 sia una delle giornate storiche di Roma moderna con la storica chiusura della discarica più grande d’Europa», ha commentato Zingaretti. Secondo il governatore, «questa è una delle giornate storiche della Roma moderna, analoga a quelle dell’apertura della metropolitana o dell’inaugurazione dell’Auditorium». «Quanto accaduto il 1 ottobre è qualcosa di straordinario dopo 35 anni. È la dimostrazione che, se si governano, le cose si possono fare». Malagrotta era una discarica da un terzo di secolo, non un periodo breve «e durante le nostre campagne elettorali - ha spiegato poi Marino - avevamo preso un impegno preciso: che avrebbe chiuso. C’era tanto scetticismo rispetto a questa promessa, perché c’erano state tante proroghe».
FALCOGNANA E CUPINORO - «Durante questi ultimi mesi c’è stato un complesso lavoro tecnico: dovevamo da un lato chiudere una discarica gigantesca, dall’altro decidere dove conferire il prodotto del trattamento. Il commissario ha indicato Falcognana, un sito dove molti hanno alzato la voce dicendo di non volere discariche. Ma a Falcognana c’è già da molti anni una discarica e raccoglie un prodotto che ha dei gravissimi rischi». Quanto alla partenza dei rifiuti di Roma Capitale verso la discarica di Bracciano, Zingaretti ha voluto spiegare che «si è trattato di una decisione autonoma della Bracciano Ambiente SpA (ndr. la società che gestisce il sito di conferimento di Cupinoro) che nelle settimane scorse ha deciso di mettere a bando la possibilità di accogliere un massimo di 20 mila tonnellate rifiuti trattati. Il primo bando è andato deserto, il secondo scadeva il 4 ottobre. Sulla base di questa scelta di questa società pubblica, il commissario Sottile ha fatto le scelta di comprare questo slot di 20 mila tonnellate», che l’Ama dovrebbe esaurire entro il 31 dicembre 2013.


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