sabato 12 ottobre 2013

Comunicato stampa di Bracciano Bene Comune sulla questione " Cupinoro "

Bracciano Bene Comune (BBC) interviene sulla questione “Cupinoro” con un comunicato stampa che riportiamo di seguito integralmente.

"Le ultime vicende sulla gestione della Bracciano Ambiente e della discarica di Cupinoro si legge nel comunicato di BBC  ci debbono necessariamente far riflettere su due aspetti estremamente importanti: la gestione della cosa pubblica totalmente autoreferenziale di questa amministrazione; la gravità delle decisioni assunte.

Sul primo punto occorre ritornare indietro con la memoria per ricordare che, nel Novembre 2011, il Direttore Generale della Bracciano Ambiente, in piena “autonomia gestionale”, comunicava alla Regione Lazio di avere ancora disponibile una volumetria di 1.200.000 mc per accogliere rifiuti. Decisione in totale contrasto con l’indirizzo politico programmatico che prevedeva, entro il 2012, la chiusura della attuale discarica di Cupinoro e la riconversione delle attività della Bracciano Ambiente in due direzioni: adeguarsi ad una gestione corretta del ciclo dei rifiuti comprensoriali basata sulla gestione di quantità minimali di rifiuti indifferenziati provenienti dagli attuali Comuni utenti, quelli provenienti dalla raccolta differenziata, e rivolgersi ad altre attività di interesse generale come la gestione pubblica dell’acqua e l’incentivazione nell’uso di rinnovabili e di misure di efficienza energetica. 
Coerentemente, il metodo è sempre lo stesso: il 12 luglio 2013 si svolge un Consiglio Comunale nel quale la maggioranza approva il Piano triennale di sviluppo della B.A che contiene una serie di interventi importanti, socialmente impattanti, per poter rientrare di un passivo, nel bilancio 2012, di 1.200.000 euro circa. Tra gli interventi, 21 lavoratori in mobilità e la necessità di operare in discarica un recupero volumetrico per poter continuare ad abbancare rifiuti in attesa dell’autorizzazione integrata ambientale per poter utilizzare 450.000 mc della cava Ex Vaira. Solo qualche giorno dopo, il Direttore generale della B.A, in piena “autonomia gestionale”, indice un’asta pubblica per la vendita a privati di spazi di conferimento in discarica. Ma non dovevamo recuperare volumetria? Ora ne abbiamo da vendere? Una scelta importante e pericolosa per gli sviluppi che potrebbe avere, perché a Cupinoro è arrivata Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, anche se, come dice il sindaco, solo per riempire 20.000 mc. A noi sembra un’ulteriore presa in giro; quattro comuni come quelli sopra elencati ci mettono molto poco a riempirli. salvo poi, come spesso accade, prorogare e prorogare. E comunque i rifiuti della Capitale sono arrivati qui, come previsto e nel peggiore dei modi, in silenzio e senza alcun rispetto per i cittadini e per le istituzioni. E probabilmente continueranno ad arrivare, oltre i 20.000 mc., perché, dal 31 ottobre, a Cupinoro, non si potrà più conferire il rifiuto non trattato e, al momento, anche se mal trattato, l’unico sembra quello di Roma. 

Questa decisione rappresenta un vero pericolo per il futuro di questo e degli altri territori limitrofi prosegue il comunicato di BBC  che da anni, ormai, a fronte di una loro vocazione agricola, ambientale e turistica di pregio, sono soggetti ad un incredibile impatto negativo su ambiente e salute che compromette anche lo sviluppo dell’economia locale: a nord vi è il più grande polo europeo di produzione di energia termoelettrica (da carbone e gas), a est si concentra l’inquinamento dalle antenne di Radio Vaticana ed è presente presso il centro ENEA Casaccia il più grande deposito di rifiuti nucleari italiano; viviamo, inoltre, la crisi del sistema idrogeologico sia per lo sfruttamento abnorme delle falde sia per lo sfruttamento in vario modo della risorsa idrica del lago di Bracciano, ed i parchi sono sotto attacco continuo; è presente la discarica di Cupinoro che si vorrebbe seppure destinata ad accogliere rifiuti trattati, come previsto dalla legge si sviluppi come punto di riferimento regionale accogliendo quantità enormi di rifiuti in aggiunta a quelli che saranno conferiti dai comuni attuali utenti; c’è chi pensa, poi, a realizzare impianti di incenerimento e altri impianti che dovrebbero essere scartati sulla base di elementari considerazioni di VAS(Valutazione Ambientale Strategica). 
Questo modello economico distrugge il nostro futuro e quello dei nostri figli e non può più passare sopra le nostre teste. Noi ci opporremo in tutte le sedi, nelle forme e nei modi che la democrazia ci insegna, ma con molta determinazione, insieme a tutti coloro che ritengono che bisogna superare la logica delle discariche e degli inceneritori e che pensano davvero che i rifiuti possano essere una ricchezza, anche dal punto di vista occupazionale, se opportunamente differenziati e re-immessi nel mercato come accade ormai in molte città i cui amministratori hanno creduto e lavorato in questa direzione, a differenza dei nostri che, invece, hanno sempre puntato al guadagno sul conferimento in discarica, accorgendosi, “all’improvviso”, che con l’avvio della differenziata i rifiuti son diminuiti. Mannaggia.

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