martedì 14 giugno 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Post Referendum 2011


Alla fine il quorum c'è stato, contrariamente all'andazzo referendario degli ultimi sedici anni. Un quorum largo e probabilmente inaspettato, ma al quale anche noi, come La Destra e Gioventù Italiana, abbiamo contribuito.
Le nostre battaglie per l'acqua pubblica risalgono al 2006, anno di fondazione di quel "ProgettoH2o" che tanto ha dato in termini di contributi politici e civili a questa battaglia sociale.
Inoltre, La Destra ha da sempre manifestato la sua contrarietà ad ogni ipotesi nucleare, tant'è che il rifiuto di tale tipo di energia è presente nella Carta dei valori del partito, prodotta dall'assemblea costituente del 2007.
E' proprio in virtù di ciò che siamo fermamente convinti del fatto che sia necessaria una ferma presa di coscienza da parte di tutte le forze politiche di centrosinistra: sul voto popolare non si facciano strumentalizzazioni né rivendicazioni personali, di cui vivono solo miopi ed opportunisti. Perché quel 57% di italiani che tra ieri e oggi si è recato alle urne non ha lo stesso colore politico.
Nei seggi hanno votato elettori di destra, di centro e di sinistra, tutti uniti da una comune battaglia civica, e non politica.
La sinistra, oltre che certi ambienti centristi, saranno soddisfatti di questo risultato esclusivamente in chiave anti-berlusconiana, avendo loro sempre supportato sia privatizzazioni che nucleare (parola di Bersani, Ministro dello sviluppo economico nel 2007). Noi lo siamo perchè nell'abrogazione di quei quesiti vediamo il concretizzarsi di una cultura civica che credevamo ormai sopita negli italiani. Lo siamo perché a vedere servizi di pubblica utilità sottomessi alle sterili logiche mercantili noi non ci stiamo, lo siamo perché crediamo nelle energie rinnovabili e in politiche energetiche che al centro pongano la sostenibilità, e non il cieco consumismo.
Questa è la differenza più grande, questa è la differenza della coerenza.
Oggi è un bel giorno per l'Italia, e il nostro auspicio è che sia un punto di partenza, non di arrivo, come invece vorrebbe una sinistra che usa i voti referendari per dare spallate parlamentari, senza alcun rispetto per gli elettori.

Il direttivo del circolo territoriale "La Destra" di Oriolo Romano

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