
Ad Oriolo in occasione del “XIII Raduno della bici da cantina” tenuto il 16 agosto c.a. insieme a degli amici abbiamo lanciato l'iniziativa "BiciSicura": un manifesto-appello dei cittadini all’Amministrazione comunale che chiede un impegno concreto nel valutare, adottare e attuare sei obiettivi fondamentali e qualificanti per una mobilità sicura e sana; misure finalizzate a un uso “sicuro” della bicicletta, unico mezzo di trasporto alternativo a quello privato e ben integrato con quello pubblico, da inserire in un ambito più generale il cui scopo finale è quello di migliorare la vivibilità della comunità.
Alcuni dati
Secondo l'ISTAT [1] siamo di fronte ad una vera emergenza nazionale sottaciuta: "ogni giorno in Italia si verificano in media 633 incidenti stradali, che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893.[...] Con riferimento all’obiettivo fissato dall’Unione Europea nel Libro Bianco del 13 settembre 2001, che prevede la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, l’Italia ha raggiunto quota – 27,3%. [...] La stima dei costi sociali degli incidenti stradali per l’anno 2007 risulta pari a 30.386 milioni di euro che rappresenta circa il 2% del Pil dello stesso anno." Nell’anno 2007 vi sono state 5.131 persone morte, mentre altre 325.850 hanno subito lesioni di diversa gravità.
Nel mondo, secondo i dati presentati il 15 giugno 2009 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) nel "Global status report on road safety" [2] , su 1,27 milioni di persone che muoiono ogni anno in seguito ad incidenti stradali, quasi la metà sono pedoni, ciclisti.
In provincia di Viterbo le cose non vanno molto meglio: secondo l'ultima indagine del "Sole24Ore" [3] sulla qualità della vita nelle 103 provincie italiane, la nostra provincia si colloca tra le provincie più pericolose d'Italia per numero di incidenti ogni 100mila abitanti: conquista, infatti, il 29 posto superando ad es. Roma (96), Milano (100), Torino (52), Palermo (31), Bari (48), Catania (41), Sassari (45), Siracusa (55).
I sei obiettivi del manifesto-appello BiciSicura
- Promuovere una mobilità alternativa e sicura attraverso il ridisegno degli assi stradali e basata sull’utilizzo della bicicletta;
- Creare tutte quelle infrastrutture che consentano un utilizzo pieno e sicuro della bicicletta;
- Intraprendere interventi mirati affinché le piazze, le strade, gli angoli più caratteristici del paese tornino ad essere uno spazio per i cittadini, sottraendoli all’uso dei veicoli a motore e limitando in modo significativo il traffico privato;
- Realizzare un piano della sicurezza stradale;
- Favorire, tramite campagne di sensibilizzazione verso la mobilità sostenibile, con manifestazioni e il buon esempio degli amministratori, l’uso della bicicletta e una cultura delle regole;
- Definire dei target per la crescita dell’uso della bicicletta e chiedere l'impegno dell'Amministrazione Comunale ad investire almeno il 10% del budget per il trasporto e la mobilità pubblica in misure per la ciclabilità.
A che punto siamo
Sabato 29 agosto 2009 il manifesto-appello è stato consegnato all'ufficio del protocollo presso l'Amministrazione comunale (protocollo n. 8232) e trasmesso per conoscenza lunedi 31 agosto tramite e-mail al GRUCO (www.gruco.it ), il gruppo ciclistico di Oriolo, e alla Associazione TUA, in quanto crediamo che, oltre a far pervenire una esigenza sentita da parte dei cittadini alle istituzioni, sia importante sensibilizzare e coinvolgere anche chi opera attivamente sul territorio.
Purtroppo, le quotidiane brutte notizie di incidenti che vedono coinvolti sempre più frequentemente ciclisti, podisti e pedoni, i più indifesi sulle strade, non fanno altro che confermare e rafforzare le richieste avanzate nel manifesto-appello "BiciSicura".
A seguito della presentazione del manifesto-appello “BiciSicura”, abbiamo avuto un primo positivo incontro con l'Amministrazione Comunale di Oriolo e stiamo lavorando per coinvolgere anche le associazioni che già operano nel territorio per arrivare a definire un piano pluriennale di interventi per la mobilità sicura di pedoni e biciclette all'interno del territorio comunale.
Crediamo che sia importante che oltre ai cittadini e alle associazioni anche gli sportivi si impegnino in tale iniziativa: non passa giorno che ciclisti e pedoni subiscano le conseguenze, spesso gravi, di incidenti con veicoli a motore, dovuti non solo all'imprudenza di chi guida ma anche da un lassez-faire delle amministrazioni nel gestire e controllare la sicurezza delle/nelle strade.
L'impegno di tutti
- perchè sulla strada ciclisti e podisti ci passano molte ore della propria vita, sia come conducenti di veicoli sia come sportivi;
- perchè un incidente è già capitato ad un ns amico, conoscente o parente;
- perchè se vogliamo avvicinare i giovani alla pratica sportiva abbiamo la responsabilità di pretendere e dare un minimo di sicurezza sulle strade e collaborare/stimolare con le amministrazioni locali;
- perchè lo sport non può essere solo ed esclusivamente la partecipazione ad una granfondo, una corsa podistica od organizzare una uscita con gli amici la domenica mattina ma può e deve essere anche un "modo di vivere la vita", dove valori quali il rispetto, il sacrificio e la fatica sono uno strumento sociale, educativo e culturale;
- perchè proteggere pedoni, podisti e ciclisti significa proteggere anche chi guida un veicolo a motore [4].
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