venerdì 13 novembre 2009

IL CRISTO E I DUE GESU’

In principio era il Verbo ed il Verbo era presso Dio ed il Verbo era Dio. Ed il Verbo si è fatto carne ed abitò tra noi….E la Luce risplende nelle tenebre ma le tenebre non l’Hanno compresa.

In principio, come sappiamo, era il Logos, cioè il suono, l’OM, e dunque il Pensiero, l’Idea dell’Universo e tutto era contemporaneo, perché non esisteva il Tempo. . Il Logos era parte della Trinità ma era la Trinità stessa ed il principio della creazione. Il Logos come Cristo si incarnò nel corpo di Gesù di Nazareth e divenne il motore della creazione sulla Terra. Il Logos si manifesta come Luce e risplende dove non esiste la luce, nell’ignoto, che deve essere scoperto, reso cosciente per l’uomo, illuminato. Ma l’ignoto non ama essere rivelato, poiché appare come tenebre e l’uomo non comprende ciò di cui non è cosciente. Ora è giunto il momento della consapevolezza e l’essere umano deve comprendere ciò che finora non ha mai conosciuto. E’ giunto il momento della rivelazione o Apocalisse e le tenebre accoglieranno la luce fino ad oggi oscurata. Dopo la caduta di Atlantide, i popoli si trasferirono in parte nel continente americano ed in parte verso occidente, dove la parte più evoluta giunse in India e Tibet. I rishi diffusero il pensiero della spiritualità originaria attraverso tecniche di ricongiunzione con il mondo spirituale. Ma il materialismo aumentava e gli indiani facevano sempre più fatica a riconnettersi con i mondi spirituali. I persiani accettarono un compromesso e cominciarono a lavorare la terra. Guardando in alto, vedevano l’aura del sole, che chiamavano Ahura Mazdao, contrapposta al principio dell’ombra, che chiamarono Ariman. Anche gli indiani conoscevano l’aura del sole, da loro chiamata Visva Karman. Gli egizi impararono a vivere sulla Terra, attingendo le informazioni dal Cielo ed i greci videro l’espressione divina nell’arte, soprattutto nella perfezione fisica. I romani compresero che l’uomo aveva una sua dignità, per forza propria e non divina. Il materialismo aveva compiuto l’opera della discesa. Torniamo indietro. L’aura del sole, l’insieme degli Elohim, si sarebbe incarnata nel corpo di un uomo e questo lo sapeva Zaratustra ed i magi persiani Quell’aura assunse il nome di Cristo per tutte la generazioni che seguirono e poiché essa era l’espressione del Logos, il Cristo divenne l’espressione del Verbo e Gesù Cristo il Verbo incarnato.

Nel vangelo di Matteo troviamo descritta la genealogia di Gesù,a partire da Abramo per 42 generazioni. Quando si arriva a Salomone si può notare che ha due figli, David e Natan, che divennero il primo re e l’altro sacerdote. La genealogia prosegue, seguendo Da vid fino a Giuseppe . Gesù nasce a Nazareth, poiché la famiglia possedeva una casa. Tre saggi persiani portarono a Lui oro , incenso e mirra, in onore all’incarnazione di Zaratustra,che loro aspettavano da tempo come profeta della discesa dell’aura solare nel corpo di un uomo. Gesù era figlio di Giuseppe, ma i suoi corpi eterici ed astrali erano quelli di Mosè ed Ermete trismegisto L’Io era quello di Zaratustra.Nel Vangelo di Matteo troviamo svelati i misteri del Tempo.

Nel Vangelo di Luca abbiamo 77 generazioni, a partire da Adamo, Salomone e poi Natan , fino a Gesù. Gesù nasce a Betlemme, è povero ed è puro nelle forze dell’amore, assistito dalla luce del Budda Abbiamo dunque due Gesù con due genitori diversi. Al compimento del dodicesimo anno del Gesù descritto da Luca, l’Io del Gesù di Matteo si trasferisce sull’altro,che acquisisce, oltre all’amore, la sapienza. Il Gesù di Matteo muore e così il padre e la madre del Gesù di Luca. Giuseppe e Maria superstiti si uniscono e successivamente muore anche Giuseppe. Gesù al trentesimo anno diviene il Cristo , fino al mistero del Golgota, in cui versa il Suo sangue sulla Terra , trasferendo la coscienza del Cristo dal Sole alla Terra, adempiendo così al più grande dei misteri cosmici. In Luca troviamo svelati i misteri dello spazio.

Il Verbo ha manifestato il Suo compito. A Noi proseguirlo. Fratelli, Risvegliamoci !

Massimo Marinelli

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