lunedì 16 agosto 2010

La democrazia è . . .


Alla segreteria circolo PD Oriolo

Alla direzione provinciale PD di Viterbo

Agli Elettori Pd di Oriolo

A seguito dell’incontro del direttivo del circolo PD di Oriolo Romano avvenuto presso la locale sede il 4 agosto scorso desideriamo esternare alcune considerazioni inerenti le modalità gestionali dell’attuale segreteria.

Premesso che non è nostra intenzione demonizzare alcuno ma attuare con maggiore convinzione le modalità partecipative che possano caratterizzare come Democratico il nostro Partito, riteniamo senz’altro opinabile il metodo con cui la segreteria ha imposto la composizione della delegazione deputata alle trattative per le elezioni amministrative del 2011 sia nella quantità che nella qualità dei suoi componenti.

In tale occasione si è manifestato un arroccamento lesivo delle più basilari regole del dibattito politico che ha comportato, di fatto, un’azione ad escludendi di una delle anime fondatrici del PD e di iscritti con ruoli istituzionali dal confronto ufficiale con le forze politiche presenti sul territorio.

La decisione comunicata dalla segreteria e la sua difesa ad oltranza durante il dibattito intercorso, a volte con toni aspri e intimidatori, non lascia presagire niente di buono ma la certezza, ancora una volta confermata dai comportamenti, che la discussione non è bene accetta soprattutto se viene da voci dissonanti che non decidono senza pensare o subiscono decisioni calate dall’alto.

Se vogliamo dare al nostro Partito la veste di Democratico, o almeno la parvenza che lo sia in quel di Oriolo, è senza dubbio necessario che si acquisiscano garanzie atte a favorire una partecipazione fattiva alle decisioni e una loro concreta condivisione.

Abbiamo assistito, invece, ad un atteggiamento di potere ermetico, che impone, che non accetta contraddittorio, che decide, cooptando, chi entra e …. chi esce!!

E quando l’arroganza arriva al potere, quando di democratico sembra rivivere il centralismo, quando non c’è spazio per chi non la pensa come loro, quando tu sei classificato “altro” nonostante la stessa tessera, gli stessi diritti…., allora non possiamo tacere, non possiamo subire ancora, dobbiamo esprimere chiaramente che questo non è il nostro metodo, questo non è il partito per il quale abbiamo lavorato, lottato, agito, non ci riconosciamo in questa gestione.

Ma noi non abbandoniamo, non siamo usi a tirare i remi in barca: chiediamo garanzie di trasparenza, condivisione, partecipazione; chiediamo che la nostra voce abbia pari dignità nel locale PD.


Oriolo R., 16 agosto 2010 ciclostilato in proprio

Alfredo Bevilacqua

Saverio Russo

Anna Spiccia

Antonio Valentini

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