martedì 8 febbraio 2011

L'ARSENICO INTERESSA ANCHE ORIOLO


Arsenico, parte la campagna Codici per l'annullamento delle tariffe dell'acqua

VITERBO – (m) Parte la campagna Codici per l’annullamento delle tariffe dell’acqua in tutti quei contesti in cui non è possibile usufruirne al 100 per cento a causa della sua pessima qualità e delle alte percentuali di arsenico disciolti in essa.

Il Lazio è tra le Regioni d’Italia maggiormente citate nel documento della Ue inerente le deroghe per l’arsenico. In particolare, nel documento la Commissione Ue scrive che è possibile “autorizzare unicamente deroghe per valori di arsenico fino a 20 milligrammi il litro”, mentre valori di 30, 40, 50 milligrammi il litro, richiesti dall’Italia, “determinerebbero rischi sanitari superiori, in particolare talune forme di cancro”.

Tra le Province di Roma, Latina e Viterbo, sono 91 i paesi coinvolti, per quanto riguarda Viterbo e la sua provincia parliamo di 60 Comuni: Acquapendente – Arlena di Castro – Bagnoregio – Barbarano Romano – Bassano in Teverina – Bassano Romano – Blera – Bolsena – Bomarzo – Calcata – Canepina – Canino – Capodimonte – Capranica – Caprarola – Carbognano – Castel Sant’Elia – Castiglione in Teverina – Celleno – Cellere – Civita Castellana – Civitella d’Agliano – Corchiano – Fabrica di Roma – Faleria – Farnese – Gallese – Gradoli – Graffignano – Grotte di Castro – Ischia di Castro – Latera – Lubriano – Marta – Montalto di Castro – Monte Romano – Montefiascone – Monterosi – Nepi – Onano – Orlolo Romano – Orte – Piansano – Proceno – Ronciglione – San Lorenzo Nuovo – Soriano nel Cimino – Sutri – Tarquinia – Tessennano – Tuscania – Valentano – Vallerano – Vasanello – Vejano – Vetralla – Vignanello – Villa San Giovanni in Tuscia – Viterbo – Vitorchiano.

“Lanciamo la campagna per l’annullamento delle tariffe dell’acqua perché è scorretto che i cittadini debbano pagare per un servizio che utilizzano solo parzialmente e anche con un certo timore visto l’allarme lanciato dalla Ue – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del CODICI – Ricordiamo che in alcuni Paesi i Sindaci hanno emesso ordinanze che vietano l’utilizzo dell’acqua ai ragazzi di età inferiore ai 14 anni oltre la potabilità. Da qui prende piede la nostra iniziativa. Abbiamo già chiamato in giudizio Acea Ato 2 per le forti inadempienze riscontrate nel Comune di Fonte Nuova ma questa è solo la prima delle azioni legali. Ne porteremo avanti diverse estese su tutto il territorio laziale, compreso quello di Viterbo” conclude Giacomelli.

I cittadini interessati ad avere maggiori informazioni possono contattare gli uffici del Codici inviando una e-mail a sportelloalcittadino@codici.org.

da OnTuscia

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