mercoledì 23 febbraio 2011

“Garantire il diritto all’acqua pubblica e pulita e una corretta informazione": affollato incontro del Pd con i cittadini


da OnTuscia

VITERBO – (m) “E’ inaccettabile che, dopo dieci anni di inerzia, si scarichi sui cittadini e sulle imprese l’emergenza dovuta alla elevata concentrazione di arsenico nell’acqua. Anziché cercare deroghe e rinvii o ricorrere a palliativi, come le fontanelle, gli Enti competenti si assumano le loro responsabilità e programmino interventi finalizzati a risolvere definitivamente il problema”. E’ quanto hanno ribadito lunedì pomeriggio, in una affollatissima sala delle conferenze della Provincia, gli intervenuti all’incontro promosso dal II circolo del Pd di Viterbo e dall’associazione degli Ecologisti Democratici, in collaborazione con il gruppo del Pd alla Regione Lazio, sul tema: “Emergenza arsenico. Acqua pulita e…pubblica”.
“Si evitino le toppe e le scorciatoie. Ci si metta, invece, al lavoro per dare risposte serie, adottando le migliori tecnologie che abbiamo a disposizione, e garantire il diritto all’acqua potabile”, hanno detto Roberto Innocenzi, coordinatore del II circolo, che ha aperto i lavori, Bengasi Battisti, consigliere provinciale e sindaco di Corchiano, Giuseppe Parroncini, consigliere regionale, e Giulia Arcangeli, responsabile provinciale del Forum per il programma del Pd. Particolarmente interessante il contributo che hanno dato, sul piano scientifico, Silvia Rita Stazi, ricercatrice in Chimica-Agraria, e Francesca Lotti, collaboratrice di ricerca in Idrogeologia, entrambe presso l’Università della Tuscia.
Realizzazione di dearsefinicatori nei comuni interessati, per arrivare a garantire, nel giro di poche settimane, acqua pulita; nell’immediato, fornitura di acqua potabile nelle zone a rischio con l’utilizzo delle autobotti; una corretta informazione ai cittadini sui dati e sui possibili rischi per la salute: queste alcune delle proposte delineate nel corso del dibattito. “La folta partecipazione di oggi -ha sottolineato Innocenzi- dimostra quanto sia forte il bisogno di informazione su un tema così importante che riguarda la tutela della salute e dell’ambiente in cui viviamo. Proseguirà, nei prossimi giorni, l’iniziativa del Pd a difesa di diritti fondamentali”.
L’acqua è un bene comune, che, secondo il Pd e gli Ecodem, deve essere tutelato attraverso il rafforzamento delle funzioni pubbliche di programmazione, regolazione e controllo del servizio idrico integrato ed una efficace gestione industriale. E’, questo, il principio che ispira la proposta di legge presentata dal Pd in Parlamento, lo scorso ottobre, per la riforma del sistema di gestione dell’acqua. Netta la contrarietà alla privatizzazione forzata imposta dal governo.
Nel corso del dibattito, è intervenuto, tra gli altri, Claudio Curti, del consiglio di amministrazione della Talete.

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