giovedì 18 marzo 2010

Apologia del consumo del territorio a Presa Diretta


Come sapete, Ambiente e Paesaggio 2000 è uno spazio totalmente indipendente, che non teme di dire la verità, e che soprattutto è luogo di riferimento per coloro i quali ragionano ancora con la propria testa. Ci disturba particolarmente, dunque, quando la comunicazione dei mass media pubblici - con il suo straordinario potere sulle menti dei cittadini - risulta non libera o demagogica: del resto questa stessa informazione è pagata anche con i nostri soldi...

Veniamo ad un caso di comunicazione mass-mediatica che ci è parso assolutamente preoccupante, oltre che di basso livello giornalistico. Stiamo parlando della recente puntata di "Presa Diretta" sulle energie rinnovabili: la trasmissione, a nostro modo di vedere, è stata sconcertante, proponendo una visione FAZIOSA e DEMAGOGICA DELL'ARGOMENTO, invece molto delicato, tesa a far passare l'idea che la via da seguire al fine di attivare in Italia una "Green Economy" sia il ricorso alle energie rinnovabili senza limiti e senza vincoli. Invece di propagandare lo sviluppo delle energie alternative in modi e misure compatibili con il territorio, come per esempio parlare di quanto siamo indietro nell'installazione del fotovoltaico sulle strutture produttive e residenziali nuove e già esistenti, si va a fare l'APOLOGIA DEL CONSUMO DEL TERRITORIO, in un modo fra l'altro così spudorato dal risultare davvero poco credibile, a meno che non siamo diventati proprio mentecatti: nemmeno una parola sulla commistione fra eolico industriale e mafie nel Sud; nemmeno una parola sugli effetti ambientali devastanti dell'urbanizzazione che tali impianti comportano in territori agricoli e naturali; nemmeno la pur minima sensibilità rispetto alla tutela del paesaggio italiano, proposta dagli autori come se fosse una vecchia stronzata di cui sbarazzarsi al puiù presto, invece che lo strumento principe per mettere in moto uno nuovo e concreto modello di sviluppo turistico nel nostro Paese (che per patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico non può certo essere comparato alla GERMANIA né a qualsiasi altro Paese al mondo!!!); e nemmeno una parola sull'idroelettrico che è LA FONTE ENERGETICA RINNOVABILE PIU' PULITA ED ANTICA CHE SIA STATA MAI INVENTATA e che abbiamo già presente sul nostro territorio, anche se depotenziata e non sviluppata. Viceversa... soltanto una valanga di luoghi comuni iper-esterofili creati appositamente per far breccia nella mente dell'italiano medio, ignorante, frustrato e mal informato... Addirittura abbiamo assistito alla "presa in giro" dei SIC e delle ZPS, vincoli creati - in accordo con l'UE - con grandissimo impegno e difficoltà da parte di scienziati, ambientalisti e naturalisti, tesi a togliere dalle grinfie della speculazione (locale e non) i territori più importanti a livello naturalistico che ci sono rimasti. La trasmissione è poi caduta assolutamente nel più bieco populismo demagogico, quando si è parlato dei posti di lavoro a rischio in una fabbrica di torri eoliche siciliana per via del blocco di una centrale, in una regione in cui i collegamente fra la Mafia e lo sviluppo "ovunque e comunque" dell'eolico industriale sono stati - non molto tempo fà - denunziati dagli stessi mass media...! Sappiamo bene che non si può ragionare delle problematiche ambientali del territorio seguendo la logica della retorica dei posti lavoro, altrimenti dovremmo affermare che anche la Camorra dà posti di lavoro con il ciclo del cemento e con il traffico dei rifiuti, anche la Mafia dà posti di lavoro con il traffico di droga, o per rientrare in ambiti più apparentemente "legali", anche le grandi opere tipo il ponte sullo stretto di Messina danno posti di lavoro (e tanti), anche la speculazione immobiliare, anche le fabbriche di armi, anche le centrali a carbone e nucleari, o, più semplicemente, tutti i capannoni che producono le varie inutili idiozie tecnologiche che noi compriamo quotidianamente e che in modo diretto o indiretto inquinano l'ambiente (pensiamo al businnes della telefonia!)... La "Green Economy" tanto propagandata a destra e manca non può e non deve essere connessa al consumo del territorio in qualsiasi forma, altrimenti di "green" ha ben poco, e non ci vuole uno scienziato per capirlo. Invece di riempire i campi coltivati o incolti (o le creste di intatte montagne che ospitano flora e fauna talvolta rarissime) con i pannelli fotovoltaici o con le torri eoliche, una vera "Green Economy" dovrebbe incentivare gli agricoltori a rimanere tali, e anzi a formare i giovani all'agricoltura, per far sì che non soltanto le aziende agricole esistenti non muoiano, ma ne nascano di nuove riguadagnando terreni altrimenti destinati alla cementificazione o alle discariche o ad altre opere impattanti. E tutto ciò con grande profitto per il turismo sostenibile, la biodiversità e la qualità della vita a livello sociale ed alimentare. Peccato che veniamo da decenni di svilimento mass-mediatico della società rurale e del lavoro agricolo e di esaltazione del Dio-Tecnologia, per cui i giovani oggi credono che sia "ambientalismo" urbanizzare le campagne con le energie "alternative" anziché coltivarle o riforestarle...

Ad ogni modo, si intuisce che dietro alla trasmissione c'erano belle sponsorizzazioni... Del resto chi ci guadagna nell'eolico industriale e nel fotovoltaico a terra sono le solite grandi aziende di energia, che hanno interesse a conquistare sempre più territorio per fare grandi centrali, in modo che la produzione dell'energia elettrica sia formata da monopoli industriali e non sia quindi assolutamente policentrica, in mano cioè ai singoli cittadini o condomini... Per non parlare delle aziende di movimento terra, che non sono certo santi, mentre mettendo i moduli fotovoltaici sui tetti esse non ci guadagnerebbero niente!!!! Ecco perché i mass media - pagati dalle grandi aziende - reclamizzano le grandi centrali eoliche e fotovoltaiche a terra, mentre parlano pochissimo della scarsa incentivazione e diffusione del fotovoltaico e del microeolico sulle strutture già costruite, residenziali o industriali che siano...
MA SVEGLIAMOCI!!!! Se andiamo avanti con questa informazione siamo davvero finiti... Si vergognino gli autori del programma Rai per aver dato un'informazione così abietta. Un "altro mondo" da seguire quello della Germania?!?!?! Ma stiamo scherzando!??!!??! Quello che sta accadendo in Germania è uno scandalo ambientale ed è strano che nessuno abbia notato come in quel Paese sia proprio l'area Est ad essere la più interessata dallo sviluppo scriteriato delle rinnovabili, come parallelamente accade in Italia col Sud (vedi Campania, Molise, Basso Abruzzo, Calabria, Sicilia, ecc..)... Sono le zone considerate più "depresse" ad essere prese d'assalto dalla speculazione energetica, e non per sensibilità ambientale ma per mero businness! Ma ci hanno preso per idioti!??! Forse sì, perché molti hanno assistitito al programma con ossequio e con la bocca aperta e la bava colante, senza la pur minima coscienza critica, e in questi giorni si fa un gran parlare della "santità" delle aziende energetiche che oggi devastano il nostro territorio con pale eoliche e pannelli a terra (le stesse che - per "arrotondare", ma sotto diverso nome, magari quello originario - gestiscono centrali turbogas, a carbone e termolettriche e progettano quelle nucleari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!). VERGOGNA! Non siamo deficienti!

Luca Bellincioni

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